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L’Astrattismo incontra il filato nelle opere ricamate di Valentina Ohurtsova (IE)

La nuova frontiera nell’arte contemporanea è senza dubbio quella della sinergia tra discipline abitualmente separate e attentamente distinte, alcune delle quali addirittura neanche considerate forme artistiche ma che, negli ultimi anni, hanno preso piede e si sono fuse alle modalità espressive più tradizionali. L’artista di cui vi parlerò oggi ha letteralmente trovato un punto di incontro tra una delle più antiche tecniche manifatturiere a cui le donne da sempre si dedicano, e una delle correnti artistiche più importanti del Novecento.

L’arte del ricamo ha radici remote e ha adornato abiti e copricapi di faraoni, di imperatori cinesi, di condottieri del regno ottomano e poi, nello scorrere dei secoli, ha mantenuto la sua forte rilevanza per arricchire e decorare abiti di re e regine fino ad arrivare anche a impreziosire oggetti di uso quotidiano; tuttavia, nonostante le donne e gli uomini che avevano un’abilità particolare in questa manifattura fossero molto richiesti dai ceti sociali più alti, il ricamo non fu mai equiparato a quelle che erano considerate le arti primarie e cioè la pittura e la scultura. Valentina Ohurtsova, di origine russa ma residente da qualche anno a Venezia, sceglie di coniugare i suoi due talenti artistici per generare una forma espressiva inedita proprio per quel suo mescolare stile e tecniche apparentemente inconiugabili ma in realtà perfettamente in armonia tra loro.

1 Presenza

Il punto a croce con cui realizza le sue opere è solo la parte finale di un processo che inizia con il disegno, o bozzetto, con cui dà vita all’immagine che desidera raccontare, l’emozione o la riflessione di cui vuol far sentire la voce.

2 Vita famiglie, condominio moderno

Il suo approccio però, contrariamente a quanto si è abituati a vedere dal ricamo, si lega all’Astrattismo, quel movimento fondamentale nel corso del Ventesimo secolo attraverso il quale la pittura e l’arte hanno decretato il distacco dalla forma e dall’immagine reali per lasciare spazio alla forma pura, spesso geometrica, che aveva il compito di esaltare e sottolineare l’importanza dell’atto creativo rispetto ad altre forme di riproduzione della realtà che proprio nel secolo scorso andavano affermandosi. In particolare fu proprio la Russia il paese dove nacquero due tra i più grandi maestri che adottarono la forma astratta per caratterizzare le loro tele: Vassily Kandinsky, padre dell’Astrattismo Lirico, e Kazimir Malevič, fondatore e principale esponente del Suprematismo Russo. L’uno convinto che la forma e l’associazione dei colori fossero sufficienti a comunicare emozioni all’osservatore senza bisogno di ricorrere alla figurazione che aveva dominato i secoli precedenti, l’altro acceso sostenitore della supremazia della plasticità e della geometria sulle apparenze esteriori che distraggono dalla purezza della sensibilità che vibra solo davanti alla non figurazione. Più morbido e sinuoso nelle forme e nelle sfumature Kandinsky, più rigoroso e geometrico e legato essenzialmente ai colori primari Malevič. L’arte di Valentia Ohurstova racchiude in sé elementi di entrambi i maestri dell’Astrattismo, pur personalizzandoli con uno stile in cui i colori sembrano essere attenuati, più cipriati forse per sottolineare la sua tendenza verso la riflessione, l’interiorizzazione di sensazioni ricevute dalla realtà osservata, da quel fuori da sé che inevitabilmente entra a far parte, anche solo per un istante, della sfera emotiva dell’artista che poi ha bisogno di esprimere quei frammenti di pensieri e di immortalarli sulla tela.

3 Vita nascosta

O per meglio dire sul bozzetto perché la tela è quella in cui costruire punto dopo punto la seconda parte dell’opera, quella più materica se vogliamo, quella in cui il filato entra in connessione con la creatività e si trasforma in ideale pennello esecutore nelle abili mani della Ohurstova.

4 Maschera

La sua sensibilità emotiva la conduce a interrogarsi e cercare di esplorare tematiche fondamentali dell’esistenza contemporanea, come nell’opera Maschera, in cui sottolinea la tendenza comune a nascondere la propria vera essenza dietro strati, veli in virtù dei quali l’uomo moderno cambia, camaleonticamente, in base al momento e agli individui con cui interagisce, fin quasi al punto di dimenticare chi è realmente. Ecco il perché dei tanti volti stilizzati che l’artista inserisce nell’opera, quelle espressioni diverse, a volte sorridenti e altre tristi che rappresentano l’uno, il nessuno e i centomila di pirandelliana memoria, che incrociamo quotidianamente nello scorrere della vita.

5 Rivincita, la forza interiore

O ancora in Rivincita, la forza interiore racconta di linee rette e di forme tondeggianti con cui si identificano gli ostacoli che nel corso dell’esistenza inevitabilmente devono essere affrontati e superati, seguiti dai momenti più sereni, quelli della presa di coscienza della propria forza e della capacità di risollevarsi per andare avanti.

6 Semplicità, vitalità

Nel lavoro Semplicità, vitalità la Ohurtsova sembra voler porre l’attenzione sull’importanza dell’equilibrio attraverso tonalità delicate, polverose ma rassicuranti proprio per quell’oscillare nella moderazione, senza essere eccessive ma neanche troppo sotto tono, su cui si costruiscono le certezze emotive e l’amore per le cose più semplici e naturali che costituiscono poi tutto ciò di cui necessitiamo per sentirci bene, per raggiungere quella felicità che diversamente tende a sfuggire.

7 Strategia del continuo flusso della vita

Alterna sapientemente forme geometricamente più rigide ad altre più morbide, in costante bilico tra l’ascoltare la ragione e la riflessione o il lasciarsi andare all’emozione, è questo il mondo di Valentina Ohurtsova, un universo fatto di velocità ma anche di lentezza, di un disegno eseguito di pancia, dando ascolto alla sensazione che desidera raccontare, e della seguente realizzazione attraverso il ricamo, più ritmato e necessariamente eseguito con un tempo più moderato. Valentina Ohurtsova ha partecipato a numerose mostre a Roma e a Venezia dove ha è stata notata dal pubblico ma anche da molti esperti d’arte per la singolarità della sua tecnica e del suo stile artistico.

VALENTINA OHURTSOVA-CONTATTI
Email: valentynaarte@gmail.com
Sito web: https://www.demveniceartgallery.com/valentina-ohurtsova
Facebook: https://www.facebook.com/valentina.ohurtzova.9

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Pubblicato da
Marta Lock

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