Le atmosfere soffuse e familiari dell’Impressionismo contemporaneo di Alina Ciuciu (IE)

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Alcuni stili pittorici appaiono funzionali a rendere la narrazione morbida, avvolgente, proprio in virtù dell’utilizzo del colore, dell’approccio alla tela che si accorda perfettamente all’intento dell’esecutore manifestandone lo sguardo attraverso cui osserva la vita che lo circonda; eppure alcune tra queste modalità artistiche sembrano essere relegate a un passato o a soggetti di quel passato che non riescono a trovare una nuova attualità. L’artista di cui vi parlerò oggi ridefinisce i confini di un importante movimento pittorico del passato accordandolo a sensazioni e immagini della contemporaneità.

Quando alla fine dell’Ottocento si cominciò a generare un distacco, una rottura dalle regole pittoriche precedenti, e in particolar modo dalla scelta dei soggetti che non voleva più essere legata ai temi religiosi o ai ritratti dei personaggi della nobiltà, un considerevole numero di artisti scelse di riprendere le tematiche e l’intento pittorico tracciato dai protagonisti del Romanticismo, in particolare di quello inglese, introducendo però uno studio differente sull’uso del colore per dare una maggiore resa all’immagine finale. L’Impressionismo, questo il nome di quel rivoluzionario movimento da cui poi si svilupparono tutte le correnti per cui la scomposizione della realtà osservata fu imperativo essenziale, decise di prediligere, come i pittori romantici, il ritorno alla natura sdoganando il paesaggio come soggetto preferito, così come la riproduzione di paesaggi idilliaci o di momenti di svago e di quella joie di vivre che caratterizzava la società borghese dell’epoca. Ma l’innovazione principale dei protagonisti del movimento fu l’utilizzo del colore che non era più steso e mescolato bensì posato sulla tela attraverso pennellate brevi in cui i vari toni erano semplicemente accostati gli uni agli altri infondendo nell’osservatore una sensazione di maggiore dinamicità dell’immagine, di movimento, di maggiore resa della realtà. Questo e la scelta di riprodurre scene di vita quotidiana, di frangenti di divertimento e di relax vissuti nella convivialità determinarono il successo mondiale di artisti come Claude Monet, i cui paesaggi rarefatti vibrano di luce e di emozione, il fascino del balletto e del dietro le quinte dei teatri che contraddistinguono la produzione pittorica di Edgar Degas e gli scorci di vita in società, di occasioni di festa e di incontro di Pierre-Auguste Renoir hanno conquistato appassionati ed estimatori di tutto il mondo. Nell’immaginario comune però l’Impressionismo resta legato indissolubilmente a quell’epoca, il fine Ottocento, in cui il movimento nacque, anche perché non sono molti gli artisti contemporanei che scelgono questo stile per contraddistinguere la loro produzione; quelli però che adottano questo stile riescono a dargli un tocco personale e innovativo che li rende riconosciuti universalmente. L’Impressionismo urbano di Jeremy Mann è in grado di affascinare il grande pubblico proprio in virtù di quella sua capacità di narrare il silenzio, le strade notturne delle metropoli e la sensazione per l’uomo di perdersi tra i palazzi, le strade e i grattacieli; così come i colori irreali ma avvolgenti di Leonid Afremov descrivono atmosfere sospese tra un nostalgico recente passato e lo sguardo positivo e solare dell’artista nel descriverle. La rumena naturalizzata italiana Alina Ciuciu si avvicina allo stile impressionista in modo naturale, come se la sua inclinazione l’avesse spinta verso quell’approccio di scomposizione, di suddivisione del colore, che in lei si materializza con l’uso della spatola, funzionale allo sguardo emotivo che rivolge al mondo osservato, ai piccoli e semplici momenti della quotidianità che per lei assumono rilievo proprio perché appartenenti a uno sfaccettato mondo emotivo rassicurante e avvolgente.

la spesa alina ciuciu
1 La spesa

Dunque l’atmosfera che fuoriesce dalle sue tele è calda, morbida, le sue nature morte raccontano di oggetti familiari i quali diventano protagonisti in virtù della sua sensibilità, di quell’attenzione ai dettagli che spesso vengono trascurati ma che in realtà costituiscono un puzzle di certezze che compongono la vita di ciascuno.

purita alina ciuciu
2 Purità

Ciò che diventa predominante nelle opere di Alina Ciuciu è la sensazione, quell’approccio avvolgente che restituisce, anzi dona rilievo a tutto ciò che senza la sua lente emotiva sarebbe semplicemente trascurabile, parte di una realtà su cui soprassedere proprio perché abituale; ed è esattamente in virtù di quella lente che l’oggetto viene messo in primo piano, e la sua preponderanza sullo spazio circostante lo rende primo attore di una scena in cui le sensazioni di chi osserva sono amplificate, enfatizzate proprio per la capacità dell’artista di narrare ciò che l’occhio è abituato a vedere quotidianamente senza soffermarvisi.

in vino veritas alina ciuciu
3 In vino veritas
beatitudine alina ciuciu
4 Beatitudine

L’uso della spatola dona un aspetto suggestivo alla semplicità di un accadimento quotidiano, o all’immagine romantica di una donna in cammino verso un luogo lontano dal centro dell’opera, di un bicchiere, di un istante di pura felicità, tutti frangenti o situazioni nelle quali spesso le persone si perdono quasi inconsapevolmente, od oggetti di cui si usufruisce quasi sovrappensiero, distrattamente, ma senza l’esistenza dei quali la vita sarebbe diversa.

una fetta di felicità alina ciuciu
5 Una fetta di felicità

Un bicchiere di vino, una fetta di torta, un sacchetto della spesa, appartengono alla consuetudine di ciascuno eppure è solo attraverso la capacità dell’artista di osservarli da un punto di vista differente, quello che trasforma l’ordinarietà in straordinarietà, che riescono ad avere un senso nuovo, a occupare un posto di rilievo che avvolge inevitabilmente l’osservatore. È poetico l’approccio alla tela di Alina Ciuciu, come se nelle sue opere la bellezza del presente si sovrapponesse a una dolce nostalgia del passato, della storia che gli oggetti portano con sé, di ciò che hanno rappresentato nell’esistenza dell’individuo e di ciò che di rassicurante e rasserenante continuano a rappresentare; così come empatico e coinvolgente, seppur discreto e carezzevole, è lo sguardo che rivolge alle donne protagoniste di alcune opere, a volte perse nella grandezza di ciò che le circonda, come nella tela Scalza nel parco in cui l’atmosfera umida di pioggia sembra accompagnare e condurre la ragazza verso un punto lontano dal centro della tela mentre lei si abbandona a quel frangente, rassegnata ma fiduciosa nel sentirsi accolta dalla natura intorno a sé.

scalza nel parco alina ciuciu
6 Scalza nel parco

Altre volte invece sono interpreti assolute di un ventaglio di emozioni che la Ciuciu descrive nel presente ma che sono solo uno scrigno di tutto ciò che c’è stato nel passato, che i loro sguardi e i loro gesti sembrano racchiudere e sussurrare prima di far fuoriuscire l’emozione percepita nel momento in cui l’artista sceglie di ritarle.

occhi azzurri alina ciuciu
7 Occhi azzurri

Alina Ciuciu, apprezzatissima da amanti dell’arte e collezionisti di tutto il mondo, ha esposto in numerose collettive in Italia e all’estero – Berlino, Montecarlo, Oradea (Transilvania), Parigi, Budapest, Londra, Copenhagen – vincendo premi e riconoscimenti per l’originalità e le atmosfere delle sue opere.

ALINA CIUCIU-CONTATTI
Email: alina.ciuciu18@gmail.com
Sito web: http://www.artedialina.com/
Linkedin: https://www.linkedin.com/in/alinaciuciu/