“Le cose ultime (escaton)”, il libro di Oliviero Arzuffi

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le cose ultime libro“Le Cose Ultime” è una grande allegoria sull’esistenza umana, espressa sotto forma di romanzo, ma che, nella struttura narrativa, travalica questo stesso genere letterario per farsi visione e profezia. Il testo parte dalla rievocazione di una vicenda surreale vissuta dall’autore e che fa da filo conduttore a tutta l’opera attraverso l’io narrante: l’improvviso ricovero di Arzuffi in terapia intensiva all’ospedale di Bergamo a causa di una diagnosi, rivelatasi poi sbagliata. Consapevole di essere di fronte ad una morte imminente, l’autore riflette sul significato della sua vita, comparandola con il possibile senso della storia umana, riletta però alla luce di due eventi paradigmatici che hanno caratterizzato la storia dell’occidente: la riforma protestante nella sua versione anglicana e la tragedia dell’Olocausto.

La prima delle due “storie nella storia”, ricostruisce, in chiave letteraria, lo stato dell’Inghilterra sotto Enrico VIII con la lacerazione dell’Europa a causa della riforma, iconicamente riassunta dalla vita e dalla morte di Tommaso Moro, che, con il suo lungimirante scritto intitolato “Utopia”, chiude in qualche modo l’evo antico per aprirsi alle novità dell’era moderna. La seconda storia è una fedele trascrizione della passione di Roberto Camerani, sopravvissuto miracolosamente al campo di sterminio di Mauthausen, dove il “male assoluto” è raccontato sia attraverso le sofferenze delle vittime, disumanizzate prima, poi avviate alle camere a gas e vaporizzate infine nei forni crematori, sia mediante la presentazione, senza falsificazioni storiche, dell’ideologia nazista, con le conseguenti atrocità degli aguzzini nei lager, da loro esaltate come auspicabile progetto universale di annientamento di tutto ciò che chiamiamo civiltà.

La scoperta dell’errore diagnostico suggerisce all’autore l’idea di prefigurarsi un Oltre il confine della morte, capace di dare senso alle cocenti contraddizioni della storia e di fornire motivi di speranza alle attese umane di liberazione definitiva dal male del mondo e di riconciliazione universale. Un’aspirazione ad una vita ultraterrena fatta di pace perenne, oggetto ultimamente anche di rigorosa indagine a motivo delle numerose e misteriose esperienze di premorte dichiarate e certificate scientificamente. Quest’ultima parte del romanzo che fa da chiusura all’intera opera, proprio perché fortemente visionaria, è espressa mediante l’uso della poesia che, con la sua capacità di sintesi e di immaginifica evocazione, meglio si presta a rivelare le “cose ultime”, ovvero quelle che stanno più a cuore all’intelletto e sollecitano maggiormente il desiderio umano. Il libro, significativamente intitolato “Le cose ultime”, precedentemente più volte pubblicato con il titolo di “Escaton”, e premiato nel 1998 a Stresa per la sua singolarità sia contenutistica che stilistica, poggia su una complessa architettura narrativa che consente più strati di lettura e molteplici interpretazioni, ed è reso scorrevole da un linguaggio incisivo e conciso.

L’AUTORE

Oliviero Arzuffi è nato e vive in provincia di Bergamo. Ex docente di letteratura italiana, storia e pedagogia speciale, è consulente editoriale presso importanti realtà istituzionali ed editoriali. È autore di libri riguardanti tematiche sociali e storiche quali: Emarginazione A-Z ,Piemme, 1991; Don Carlo Gnocchi, Dio è tutto qui, Mondadori, 2005; Poesia della vita ,ed. San Paolo, Milano, 2006; Caro Papa Francesco. Lettera di un divorziato , Oltre Edizioni, 2013; Orval , Bolis Edizioni, 2017. È autore anche delle seguenti opere letterarie: Armaghèdon (trilogia drammatica) Milano,1992; Escaton (Premio speciale della giuria allo Stresa del 1998) Ancora, Milano,1998; Aninu, Oltre Edizioni, 2012, La salvezza del papiro, Oltre, 2024.

SCHEDA DEL LIBRO

OLIVIERO ARZUFFI

LE COSE ULTIME (escaton)

Introduzione di Roberto Muratore

Pagine 228, 18 euro

Dal 7 febbraio in libreria

Gammarò (Oltre Edizioni)