Le luci d’artista, nuovo must dell’Epifania

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Luci d’artista a Pescara – foto di Marina Denegri

ROMA – Le loro fotografie hanno fatto il giro del mondo. Perché il simbolo della Dolce Vita rimane una icona pop pur con tutti i suoi acciacchi. Ma a rilucere in Italia non ci sono solo gli addobbi luminosi che hanno riportato la romana Via Veneto ai fasti di un tempo, perlomeno nelle luminarie. Da un capo all’altro del Paese, infatti, a illuminare le sere fino all’Epifania, e talvolta anche dopo, si accendono sempre più numerose luci speciali, praticamente spettacoli luminosi, in grado di far sognare a occhi aperti anche i turisti. Una indagine di CNA Turismo aiuta a scoprire le iniziative più interessanti. Stilando una top ten di meraviglie urbane (apertissima ai suggerimenti) particolarmente di tendenza quest’anno, con centri storici e borghi artistici in cima alle preferenze dei vacanzieri.

Torino è stata la prima città a sperimentare il successo presso i turisti delle sue luci d’artista. E ancora la fiaba raccontata lungo la centralissima via Lagrange incanta grandi e piccini. Tra le prime a seguire l’esempio del capoluogo subalpino è stata Salerno, alla quale lo spettacolo luminoso a cavallo del fine anno ha regalato una dimensione turistica autonoma in precedenza sconosciuta. Dallo Zoo nella Villa comunale alla Foresta di luci di piazza Flavio Gioia numerose le sue attrazioni.

In Campania le luci d’artista fioriscono numerose: da Napoli (dove le luminarie nel centrale quartiere di Chiaia dedicate ai “disegni di luce” sono firmate dall’artista partenopeo Lello Esposito in attesa che il prossimo anno questo spettacolo venga “regalato” ad altre aree cittadine) alla Sorrento di “M’illumino d’inverno”, dalle sculture di luci dedicate alle streghe di Benevento alla valorizzazione luminosa della monumentale Casina Vanvitelliana sul lago Fusaro nei pressi di Bacoli.

Tornando al nord Italia le facciate dei palazzi in riva al lago di Como diventano un tripudio suggestivo di colori e musiche per il “Magic Light Festival”. Mentre il “Light Musical Show” di Bressanone fa brillare gli edifici barocchi, a partire dall’Hofburg, il Palazzo vescovile. Ridiscendendo la Penisola fino all’Umbria, a Gubbio è mirabile l’Albero di Natale più grande del mondo, migliaia di luci a comporre un abete da 650 metri entrato nel Guinness dei Primati che ha per sfondo il monte Ingino. Più a sud, in riva al Tirreno e non lontano da Roma, a Gaeta, diciotto installazioni illuminano tredici luoghi storici, monumentali, paesaggistici per comporre “favole di luce” in particolare intorno alla fontana di San Francesco, dov’è allestito uno spettacolo multimediale a base di giochi d’acqua, luci e suoni.