Musica

“Le piante”, Sgrò racconta del nuovo singolo

Da venerdì 18 settembre è disponibile in radio, sulle piattaforme streaming e in digital download “Le piante” (distribuito da Artist First), il nuovo brano del cantautore Sgrò (https://Sgro.lnk.to/LEPIANTE). L’artista ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Le piante” è il tuo nuovo brano. Com’è nato e come si caratterizza?

Le piante è quando hai il frigo vuoto da giorni e non hai voglia di tornare a casa che tanto non hai nulla da mangiare. È quando sai che sarebbe meglio spegnere il cellulare e non sentire nessuno invece di continuare con tutti quei cieli in una stanza. È quando non riesci più a provare qualcosa verso gli altri e verso il mondo e ogni cosa inizia ad appassire.

Di questo brano è disponibile anche il videoclip, com’è strutturato?

Se non fosse il videoclip di una mia canzone, ti direi che è un video bellissimo. Ma essendo un videoclip di una mia canzone, devo restare umile e non dire la verità, devo tacere quello che ho provato, da spettatore, la prima volta che l’ho visto. La bellezza che c’è è tutta merito del regista, Pietro Borzì, e del protagonista, Giorgio “Jiffo” Faggion, uno straordinario fioraio che ha il suo atelier “Grazie dei fiori” a Bologna, vicino casa mia. Il videoclip racconta la storia di un rider che, per via di una consegna, si ritrova davanti all’ingresso di una villa, ma non c’è nessuno ad accoglierlo. La porta è aperta e decide così di entrare. Entrerà in un mondo del tutto in contrasto col suo, in cui sarà facile non solo lasciarsi andare a qualsiasi desiderio ma anche sentirsi escluso.

Sul tuo sito ufficiale (www.francescosgro.com) è possibile sfogliare un’immaginaria rivista di botanica. Di che cosa si tratta?

Durante il lockdown non avendo voglia di fare pizze fatte in casa e non avendo voglia di fare foto alle pizze fatte in casa e di postarle su Instagram, mi sono dedicato allo studio delle piante e dei fiori. È stato il mio modo per evitare autolesionismi strani causati dalla quarantena trascorsa in pochi metri quadri. Mi sono preso cura delle piante, non riuscendo a prendermi cura di me. Ho scoperto un mondo e, in controtendenza con l’occidentale egoismo contemporaneo, ho voluto condividere questo mio sapere con tutti voi. È nato così questa rivista immaginaria di botanica, ma soprattutto è nato il TEST EDIZIONE SPECIALE E LIMITATA dal titolo “CHE FIORE SEI?”. Dopo aver compilato un brevissimo e semplicissimo form, in cui dovete inserire una mail e un nome proprio su cui volete che io riversi i miei saperi botanici, vi arriverà per mail, nel giro di 24/48 ore, una fantastica cartolina col vostro nome associato a un fiore. In quella cartolina troverete scritto un vostro aspetto psicologico non del tutto consapevole neanche a voi stessi. C’è chi è esperto di segni zodiacali, e c’è chi è esperto di fiori e piante: diversi strumenti, ma stesso efficacissimo e verissimo risultato. Provare per credere!

Come ti sei avvicinato al mondo musicale?

Ci sono inciampato da adolescente. E ci sono proprio caduto di faccia e di petto e di schiena e di cuore. Quella caduta mi ha salvato la vita. Avevo gli stessi sintomi di Rimmel, di Incontro, di Amico fragile, di Mio fratello è figlio unico, di Ho visto anche degli zingari felici, di Abbracciala Abbracciali Abbracciati, di Summer On A Solitary Beach.

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Pubblicato da
Francesco Rapino

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