Teatro

“L’erba del vicino è sempre più verde”, il nuovo spettacolo di Carlo Buccirosso

foto di Azzurra Primavera

NAPOLI – Il regista e attore partenopeo Carlo Buccirosso è in scena in tutta Italia con il suo nuovo spettacolo, intitolato “L’erba del vicino è sempre più verde”.

Come spiega lo stesso Carlo Buccirosso nelle note di regia, «Marcello Trevisan, irreprensibile scrupoloso cassiere di banca, affittuario di un moderno monolocale, da tempo in aperta crisi matrimoniale, vive un momento di profonda depressione, insoddisfatto del proprio tenore di vita, delle proprie ambizioni, delle proprie scelte, delle proprie amicizie, e non di meno di sua sorella, rea di aver contribuito al peggioramento delle sue insicurezze e del suo devastante pessimismo! In continua spasmodica ricerca di libertà, cambiamenti e nuove esperienze, Marcello guarda il mondo e le persone che lo circondano alla stessa stregua di un fanciullo smanioso di cimentarsi con le attrazioni più insidiose di un immenso parco giochi, cui non ha mai avuto l’opportunità di poter accedere. Ed è così che si ritroverà presto soggiogato dalla sindrome dell’Erba del vicino, ovverosia dalla sopravvalutazione di tutto quanto non gli appartenga, di ogni essere umano diverso da sé stesso, di qualsiasi tipo di emozione possa procurargli una donna che non sia uguale a sua moglie. Sarà allora che quel senso di attrazione verso colui che è diverso da te e che riesce in tutto più di te potrà improvvisamente trasformarsi in invidia malsana, e di lì a poco in un’irrefrenabile follia omicida!».

«In un simile spiazzante panorama», prosegue l’attore e regista, «chiunque avesse la malaugurata idea di suonare alla porta di casa Trevisan per qualsivoglia motivo si troverebbe invischiato in una situazione non facilmente gestibile, con l’arduo compito poi di tentare di uscire dall’appartamento in tempi brevi, e possibilmente nelle migliori condizioni di salute! In definitiva, “l’erba del vicino” sarà pure più verde di quella del nostro bancario, ma l’importante è che non si macchi mai di rosso “sangue”».

E se invece, conclude Buccirosso, «fosse proprio il vicino di casa in carne e ossa a sfidare la sorte suonando alla porta dell’appartamento di Marcello, magari solo per chiedere la cortesia di qualche foglia di basilico?!? Cambierebbe qualcosa al finale della nostra vicenda?».

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Redazione L'Opinionista

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