“Sapete che in questi mesi ho lottato per il rientro in presenza di studentesse e studenti, perché le lezioni in classe sono insostituibili e la Dad può essere considerata solo una misura temporanea”, aggiunge. “La Dad, però, è stata anche una misura preziosa: un anno fa, quando la pandemia ci ha travolto improvvisamente – primo Paese occidentale ad esserne colpito – non avevamo punti di riferimento. In pochi giorni abbiamo costruito un modello, partendo da zero, nonostante mille difficoltà e anche – lo ricordo – le diffide che arrivavano”.
E conclude: “Quel modello ci ha comunque permesso di rimanere in contatto con gli studenti e di tenere unita la comunità scolastica. Abbiamo realizzato una pagina ufficiale con le piattaforme digitali consigliate e i materiali didattici, avviato una partnership con la Rai, proposto centinaia di ore di webinar per la formazione dei docenti, promosso i gemellaggi tra le scuole e, naturalmente, abbiamo acquistato e distribuito centinaia di migliaia di dispositivi digitali, computer, tablet e connessioni”.
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