L’export agroalimentare tocca un nuovo record

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Formaggio cibo agricoltura prodottiROMA – L’export agroalimentare tocca un nuovo record. Questo è quanto si apprende dalla lettura dei dati Istat appena usciti dove l’export extra Ue dei beni “non durevoli” – di cui l’alimentare costituisce una parte rilevante – segna un +26,6% nel confronto settembre 2019/18 e un +18,3% nel confronto sui primi 9 mesi 2019/18.

“Sicuramente ha inciso il fattore scorte per arginare gli effetti dei dazi Usa e di una imminente Brexit, bolla che renderà manifesti i suoi effetti negativi nei prossimi mesi” dice Luigi Scordamaglia, coordinatore di Filiera Italia. Ancora al palo, invece, i consumi interni, che nel periodo gennaio-agosto hanno visto un aumento risibile dello 0.2% in volume. “Si allarga il gap – proseguono da Filiera Italia – tra le imprese (poche) che esportano e le (tante) altre che non superano la sfida del mercato estero”.

Il 15% delle imprese agroalimentari italiane, infatti, sono responsabili della quasi totalità delle esportazioni, mentre il restante 85% deve aggrapparsi al mercato interno non certo florido. “Ecco perché in questo contesto – conclude Scordamaglia – sono più necessari che mai i contratti di filiera e le azioni che stanno conducendo Filiera Italia, Coldiretti e Ice per tutelare e aiutare sempre di più pmi ad arrivare sui mercati mondiali”.