Libri: è uscito “Fra la Via Emilia e il West – Francesco Guccini: le radici, i luoghi, la poetica”

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ROMA – È in tutte le librerie “Fra la via Emilia e il West – Francesco Guccini: le radici, i luoghi, la poetica” (Hoepli) di Paolo Talanca con la prefazione di Gianni Mura e a cura del direttore della linea editoriale dedicata alla musica di Hoepli Ezio Guaitamacchi.

Francesco Guccini è uno dei principali rappresentanti della canzone d’autore italiana: ha sempre scritto assecondando la propria necessità creativa più che le esigenze del mercato discografico. Cantautore di culto, è diventato un punto di riferimento della cultura italiana soprattutto per via dell’aderenza totale tra la sua vita, le proprie scelte e le proprie canzoni, tanto che ci sono pochi dubbi, oggi, nell’inserire le sue opere nel novero della letteratura del Novecento.

Tramite il percorso Pàvana-Modena-Bologna-Pàvana, il libro rintraccia i luoghi fondamentali della sua vita, i ricordi, gli aneddoti e le letture amate che costituiscono riferimenti essenziali della sua poetica. Dagli esordi del beat, con brani simbolo per un’intera generazione come “Dio è morto” o “Auschwitz”, passando per la stagione d’oro dei cantautori, quegli anni Settanta in cui è stato un riferimento cruciale grazie a canzoni come “La locomotiva” o “Eskimo”, o più intimi come “Incontro” o “Amerigo”.

Il modo poi in cui ha cantato gli anni Ottanta, con un rinnovamento musicale che ha saputo strutturare maggiormente il proprio stile, in un decennio segnato dal maestoso concerto del 1984 in Piazza Maggiore a Bologna, da cui questo libro ha preso in prestito il nome. Fino agli anni Novanta, di rabbia e d’amore, che attraverso il brano “Addio” prefigurano la scia che porta a “L’Ultima Thule” e ai giorni nostri.