6 anni di lavoro di ricerca, sensibilizzazione e formazione, sei anni di sperimentazione di pratiche per ridurre la mortalità delle tartarughe marine durante le attività di pesca professionale, hanno portato a significative riduzioni di catture e di mortalità di questa specie. In particolare, grazie al coinvolgimento diretto dei pescatori e all’uso dei sistemi di pesca selettivi come ami circolari, dissuasori luminosi o reti speciali, si è giunti a una sostanziosa riduzione delle catture accidentali che va dal 30 fino al 100% a seconda dei sistemi di pesca, con una netta diminuzione dei casi di lesioni gravi per gli esemplari accidentalmente catturati.
“Siamo molto felici per questo premio. TartaLife è stato un progetto estremamente difficile per molti aspetti ma allo stesso tempo molto stimolante – ha dichiarato Alessandro Lucchetti del CNR-IRBIM – Siamo partiti da una situazione iniziale di generale diffidenza verso i pescatori e di grande confusione in cui erano poco chiare le aree e i periodi a più alto rischio per le tartarughe. Al termine del progetto i risultati conseguiti sono lampanti: ora sappiamo quali attrezzi sono più impattanti e quali aree sono a rischio bycatch, abbiamo sviluppato sistemi per ridurre le catture accidentali sviluppando anche un marchio di certificazione Turtle Safe, abbiamo potenziato i centri di recupero e formato gli attuali e futuri operatori senza trascurare le attività con centinaia di migliaia di cittadini. Ora abbiamo intere marinerie che collaborano al recupero delle tartarughe e la soddisfazione più grande è quando sono proprio i pescatori a contattarci per chiedere come fare per ridurre le catture. La strada per la salvaguardia delle tartarughe è stata tracciata da TartaLife, ora è il momento di mettere a frutto quanto sperimentato da noi”.
“Questo premio, per Legambiente, che è stato insieme al CNR-IRBIM uno dei principali ideatori e artefici del progetto, è una grandissima soddisfazione – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani – Un importante riconoscimento a un’iniziativa che ha saputo coniugare ricerca scientifica, conservazione, informazione e sensibilizzazione coinvolgendo attivamente alcuni portatori di interesse come i pescatori e le comunità locali che sono stati determinanti per raggiungere gli obiettivi di questo ambizioso progetto e a cui dedichiamo questo prestigioso premio. Il lavoro da fare per garantire alle tartarughe marine adeguata protezione è ancora lungo ma grazie anche a questo progetto un discreto passo in avanti è stato fatto. L’azione di Legambiente a favore delle tartarughe marine non si ferma e proprio in questi giorni sta partendo il programma TARTAWATCHERS finalizzato al monitoraggio e alla protezione dei nidi che gli operatori e i volontari di Legambiente proteggeranno fino al momento della schiusa e all’entrata in acqua dei piccoli”.
Il progetto Tartalife è stato finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma LIFE e cofinanziato dalla Regione Marche, con lo scopo di tutelare le tartarughe marine. Il progetto ha coinvolto le 15 regioni italiane che si affacciano sul mare; capofila del progetto CNR-IRBIM di Ancona che ha coordinato le azioni degli altri 7 partner coinvolti: Legambiente, Consorzio UNIMAR, Provincia di Agrigento, Ente Parco Nazionale dell’Asinara, Fondazione Cetacea, Area Marina Protetta Isole Egadi, Area Marina Protetta Isole Pelagie.
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