Il secondo Governo Prodi creò due ministeri: il Ministero delle Infrastrutture e il Ministero dei Trasporti, nel 2008 ci sarà di nuovo un accorpamento dei due ministeri.
Altrettanto importante era la marineria mercantile dell’Impero Austro-ungarico.
Con la fine del Regno delle Due Sicile, caduta di Gaeta 15 febbraio 1861, l’Italia sabauda acquisì navi, porti, cantieri di grande prestigio nonché personale altamente preparato.
Per quanto riguarda l’importante marineria austriaca, essa fu ceduta agli Sloveni, ai Croati, ai Serbi, l’ultimo imperatore austriaco, Carlo I, cercò in questo modo di salvare l’Impero, ma non ci riuscì. Con il crollo dell’Impero, la città di Trieste, che aveva uno dei porti principali non solo nell’ambito dell’Impero Austro-ungarico, a ragione esso era considerato uno dei porti principali al mondo, venne annessa all’Italia. Per costruire il porto di New York ingegneri e tecnici americani vennero a Trieste per apprendere.
La politica dell’Italia repubblicana non riuscì a programmare quelle brillanti iniziative, che avevano reso grande la Marina Mercantile tra le due guerre.
Tolto e/o accorpato il Ministero della Marina Mercantile nel 1993, c’è stato il ‘naufragio’ di tanti lavoratori del settore soprattutto a causa della Legge 30/98 e l’istituzione del famigerato doppio registro.
Lettich è il pilota che ha diretto l’operazione di attracco della Concordia a Genova Voltri. Il Comandante ha ricordato che attualmente il 90% delle merci vengono trasportate via mare, e tutto fa pensare che nei prossimi quindici anni sarà necessario un raddoppio della flotta internazionale.
Ha anche ricordato come oggigiorno sia molto complicato trovare lavoro per i marittimi italiani a causa delle penalizzanti norme sul doppio registro.
“In Italia” ha affermato il Comandante “i marittimi incontrano maggiori ostacoli per lavorare rispetto agli stranieri a causa di interpretazioni punitive della normativa nazionale, ma se non si riconosce la specificità del nostro settore, non si può neanche proteggerlo. Per questo sentiamo il forte bisogno del ripristino del Ministero della Marina Mercantile, realtà esistente in altri Paesi”.
La gente di mare evidenzia che, secondo le normative vigenti, se un marittimo non riesce a maturare i 36 mesi nell’arco di cinque anni, deve ridare l’esame di titolo (il decreto Bianchi del 30/11/2007 ha cancellato tutti i titoli), deve rifare tutti i corsi accessori STCW con una spesa notevole di 10.000 Euro, che può arrivare anche ai 15.000 Euro, e se va male … si perde tutto.
Purtroppo questa grave situazione italiana viene molto snobbata dai mezzi mediatici. Televisioni e giornali ne parlano troppo poco.
In buona sostanza i movimenti spontanei dei marittimi italiani desiderano che il doppio registro internazionale venga rispettato così come era stato istituito: assunzioni per il 75% degli italiani e un 25% di stranieri. Attualmente lavorano quasi prevalentemente gli stranieri con stipendi bassissimi. I marittimi italiani sono stanchi dei poteri forti internazionali, che pensano solo ai loro interessi.
Qualora il Ministero della Marina Mercantile non venisse ripristinato, sarebbe un grave autogoal per un Paese come l’Italia, speriamo che i poteri forti internazionali non abbiano posto dei limiti alla sovranità nazionale italiana, considerato quello che sta succedendo anche in altri settori, sorgono dei dubbi … .
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