MILANO – In occasione dell’incontro svoltosi ieri sera RE-THINK THE CITY. Dibattito e progetti di arte pubblica per la valorizzazione della città, la Fondazione Arnaldo Pomodoro, in collaborazione con Urbanfile, Itinerari Paralleli e Museum Strategy Consultancy, ha annunciato di star lavorando a un progetto di rigenerazione e valorizzazione di alcune aree verdi del Municipio 6 – Parco Baden-Powell, Parco Segantini e Parco Argelati – a partire dall’installazione di opere monumentali dei più grandi scultori del ‘900 attivi nella città di Milano.
Il progetto non mira alla creazione di un parco delle sculture o di un museo a cielo aperto. Rinnovando, incrementando e inserendo nelle aree verdi nuovi elementi di arredo urbano, del quale anche le sculture faranno parte, il progetto ha l’obiettivo di fare leva sulla cultura per avviare un dialogo stabile con il territorio e con le realtà già attive su di esso, dando vita a un’operazione di riqualificazione urbana scalabile e applicabile anche in altre aree verdi della città. In questo senso Fondazione Arnaldo Pomodoro mira alla creazione di una commistione fra scultura, ambiente architettonico e naturalistico circostante che possa fornire la possibilità a cittadini, istituzioni e associazioni presenti sul territorio interessato, di vivere lo spazio collettivo in maniera attiva, innescando un rinnovamento e una valorizzazione di tutte le potenzialità insite nel contesto.
Si tratta di un progetto nato come risposta agli input del Comune di Milano racchiusi nel documento aperto MILANO 2020, e in sintonia con la volontà, espressa dai Musei Civici, di creare una relazione sempre più forte, stabile e significativa con le diverse comunità che animano il territorio cittadino. Il tavolo di lavoro, avviato nell’estate 2020, ha come capofila la Fondazione Arnaldo Pomodoro, responsabile della valorizzazione culturale, ed è composto da: Urbanfile, che si occuperà di rigenerazione urbana, Itinerari Paralleli, che seguirà la parte di sviluppo del welfare e Museum Strategy Consultancy.
Con questo progetto la Fondazione Arnaldo Pomodoro vuole affermare ancora una volta come la fruizione pubblica dell’arte oggi non possa essere pensata e attuata al di fuori di una prospettiva integrata di rigenerazione territoriale e sociale, per la quale le istituzioni culturali possono avere un importante ruolo promotore, ma dove è necessaria una sempre più stretta collaborazione tra pubblico e privato.
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