LIVORNO – Continuano ad essere incisive, anche sulla linea delle indicazioni dell’Autorità di Governo a livello locale, condivise in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, le attività di controllo del territorio nella città di Livorno portate avanti dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno anche dirette al contrasto della
microcriminalità.
In tale ambito, nella notte tra lunedì 3 e martedì 4 ottobre, i militari del Gruppo di Livorno, impiegati in un servizio di perlustrazione e controllo del territorio, hanno tratto in arresto un ventenne, cittadino rumeno, colto nella flagranza di furto ai danni di un’autovettura, sorprendendo il giovane subito dopo il danneggiamento del finestrino del veicolo.
Mentre transitava nel centro cittadino, nei pressi di piazza Cavour, una pattuglia di militari specializzati “Anti Terrorismo Pronto Impiego (ATPI)” ha, infatti, notato il cittadino rumeno che, alla vista dell’autovettura dei finanzieri, recante i colori istituzionali, cercava immediatamente di disfarsi con fare sospetto di un cacciavite e di una busta di plastica bianca.
Recuperato prontamente il cacciavite e la busta, i militari rinvenivano all’interno di quest’ultima un navigatore satellitare marca “Geosat” ed un frontalino di un’autoradio marca “Alpine”, della cui lecita provenienza il rumeno non forniva alcuna dimostrazione.
Dopo un’accurata ispezione della zona circostante, i finanzieri notavano, parcheggiata in via Cantini, un’autovettura Peugeot con il vetro rotto, all’interno della quale risultava chiaro che fossero stati asportati proprio l’autoradio ed il navigatore satellitare.
Grazie al tempestivo intervento, i finanzieri sono, quindi, riusciti a recuperare l’arnese utilizzato per lo scasso dell’autovettura e la refurtiva sottratta, identificando il malvivente, già noto alle Forze dell’Ordine, che è stato condotto immediatamente presso gli uffici del Gruppo in Scali della Darsena. Il soggetto rumeno, con numerosi precedenti per furto aggravato e ricettazione, è stato poi tratto in arresto per il reato di furto e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Livorno, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il rafforzamento del dispositivo di controllo del territorio ha poi consentito, sempre nella giornata di martedì, di identificare un altro straniero, di nazionalità polacca, alla guida di un’autovettura senza patente di guida, mai conseguita, mentre circolava in via degli Acquedotti. Il soggetto, all’atto del controllo, avvenuto in pieno giorno, era in evidente stato di alterazione dovuto all’abuso di alcol. Sottoposto all’alcoltest, è risultato positivo: sequestrato il mezzo, il polacco è stato denunciato a piede libero per “guida in stato di
ebbrezza”.
E non finisce qui. Nel pomeriggio della stessa giornata di martedì 4 ottobre, nei pressi di Corso Amedeo, i finanzieri labronici fermavano un terzo cittadino straniero (trentenne di nazionalità tunisina) che, oltre che ad avere sulla persona grammi 3,8 di cocaina divisa in n. 10 piccole dosi pronte per essere spacciate sulla piazza livornese ed euro 110, è stato trovato in possesso anche di un motociclo che, dai successivi approfondimenti svolti, è risultato rubato; conseguentemente, il cittadino tunisino è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Livorno per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per ricettazione del motociclo che è stato, così, restituito al legittimo proprietario con legittima soddisfazione di quest’ultimo che aveva oramai perso la speranza di riavere il mezzo.
Tale risultati rappresentano il frutto degli incentivati servizi di controllo del territorio avviati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza labronico, al fine di meglio contrastare anche il fenomeno dei reati contro il patrimonio e fornire risposte concrete alle istanze di sicurezza dei cittadini livornesi.