Cultura

Lo Sferisterio luogo pilota per le riaperture dei teatri

MACERATA – L’Italia del teatro e degli artisti cerca di ritrovare il suo pubblico dal vivo. Tenterà di farlo anche attraverso iniziative sperimentali in luoghi simbolo della cultura nazionale, quali l’Arena di Verona e lo Sferisterio di Macerata, templi per eccellenza dell’opera (ma anche di altri generi musicali) all’aperto. Lucia Borgonzoni, sottosegretario al ministero della Cultura, partecipando alla videoconferenza stampa di presentazione dell’edizione 2021 del Macerata Opera Festival, ha rimarcato la necessità di riportare, nella massima sicurezza anti Covid, gli spettatori in sala, sottolineando che “il Paese deve ripartire dalla cultura, che rappresenta il 17% del Pil”.

“Lo Sferisterio – ha spiegato Borgonzoni – può essere una delle strutture pilota per avviare la sperimentazione che dovrebbe portare verso la riapertura dei teatri, aprendoli ad almeno il 50% della capienza”. Secondo le disposizioni della scorsa estate, per gli spettacoli all’aperto, l’afflusso massimo consentito è di 400 spettatori, 200 per i teatri al chiuso, che però da mesi non possono accogliere pubblico. Il sottosegretario ha invitato la Regione Marche, il Comune di Macerata e l’associazione che gestisce l’area neoclassica maceratese e il festival a seguire l’esempio di Verona e “come si apprestano a fare anche altri teatri, pronti a chiedere al governo di inserire le proprie struttura tra quei luoghi in cui sperimentare la riapertura dopo questi mesi di chiusura”.

“Lo Sferisterio ha tutte le caratteristiche giuste per chiedere al governo di partecipare alla sperimentazione”, ha ribadito Borgonzoni, che ha anche annunciato l’avanzamento dell’iter per il Fondo unico per lo spettacolo, sottolineando “l’esigenza di normare il lavoro degli artisti e degli operatori che ruotano attorno al settore”.

Sul tema della sicurezza anti contagi è intervenuto anche il sovrintendente Luciano Messi: “Ad oggi – ha spiegato – valgono le regole dettate dal precedente governo e quindi si potrà entrare agli spettacoli in numero limitato, ma non sarà chiesto alcun certificato vaccinale e tanto meno alcun test che affermi la negatività al virus. Ovviamente si potrà assistere alle opere solo se muniti di mascherina e con il distanziamento di legge”.

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Redazione L'Opinionista

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