ROMA – Dopo 32 serate gremite, Lorenzo Live 2018 che ha già conquistato Milano (12 serate), Rimini (3 serate), Firenze (9 repliche), Torino (5 repliche), Bologna (3 repliche), arriva a Roma per 10 nuove repliche. Ad aprile il 19 e 20, 22 e 23, 25 e 26, 28 e 29. E l’1 e il 2 maggio.
Inoltre, dopo il debutto e le 12 repliche sold out, Lorenzo Live 2018 torna a Milano per due serate conclusive il 3 e il 4 luglio al Forum di Assago.
“Ho avuto un piccolo edema alle corde vocali e mi sto sottoponendo a tre giorni di silenzio totale. Ma sto recuperando e giovedi debuttiamo a Roma. – Ha commentato Lorenzo – Il nuovo show è una festa, una dichiarazione d’amore. Una celebrazione della vita, della fantasia, della forza dell’immaginazione, dell’apertura, dell’incontro, della libertà. Sono contento di arrivare a Roma!”.
“Mi rendo conto di essere nel cuore di un tour incredibile, ogni sera spremiamo il palasport come un arancia e ci beviamo il succo tutti insieme. Io un’atmosfera così non l’ho mai vissuta in nessun concerto a cui sono stato, sia sul palco che come spettatore”.
Trenta canzoni, scenografie, luci e sorprese pensate ad hoc per ognuna delle hit della scaletta, con al centro un momento dj set di Lorenzo in console che ne raggruppa un’altra decina che cambiano ogni sera. Da “L’ombelico del mondo”, con i ballerini gonfiabili colorati in mezzo alla gente, a “Ciao mamma”. Passando poi per “Sbam!”, “Fame” e “Le canzoni”. Da “L’estate addosso” a “Safari”, da “Tutto l’amore che ho” a “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”. Una sequenza di singoli da lasciare senza fiato.
Una breve parentesi con “Mi fido di te”, “Sbagliato”, “Baciami ancora” e “Chiaro di luna”, la parte più acustica dello show. Jovanotti chiude con “Viva la libertà”, tratta dal’’ultimo album “Oh, vita!”.
“Il cuore di tutto è la musica naturalmente, le mie canzoni in questa sequenza pensata come un unico flusso in tre atti (più i bis). Non ho mai avuto una band in stato di grazia come stavolta, con una grande nuova sezione fiati e i miei musicisti, collaboratori di sempre, ancora più a fuoco. Chiedo molto alla mia band perché in questo concerto le atmosfere cambiano di continuo e per un musicista si tratta di spingere sempre al massimo e sempre in modo diverso. La spina dorsale dello show è la musica e il viaggio. Passare dalle atmosfere acustiche all’hip hop al dancehall alla disco al rock’n’roll senza fermarsi mai”.
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