“É inaccettabile, però, che l’imprenditore che lavora onestamente sia accostato a chi delinque. Confagricoltura – ha continuato il suo presidente – da sempre ha denunciato i fenomeni delinquenziali, a tutela delle tante imprese che operano nel rispetto della legalità. Lo dimostrano, tra le altre cose, i quattro avvisi comuni sottoscritti con i sindacati dei lavoratori negli ultimi anni, nonché il ‘Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro agricolo’ del 2016, a cui sono seguiti accordi attuativi sottoscritti a livello territoriale. Inoltre, abbiamo introdotto, all’interno dell’ Organizzazione, codici etici che impongono agli imprenditori il rispetto delle norme sul lavoro, pena l’esclusione dalla base associativa”.
“Servono centri per l’impiego in grado di dare risposte efficaci e tempestive alle esigenze delle grandi campagne di raccolta – ha concluso il presidente di Confagricoltura -. E chiediamo alle istituzioni nazionali e locali di farsi parte attiva con le organizzazioni datoriali e sindacali per una soluzione efficace alle più immediate esigenze: le condizioni di vita dei braccianti agricoli extracomunitari, anche al di fuori delle aziende, ed il problema del trasporto per raggiungere le imprese agricole. Va creato un servizio pubblico con adeguati mezzi di trasporto regolamentari”.
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