LuganoMusica, la stagione ufficiale di concerti ed eventi culturali del LAC di Lugano, prenderà avvio sabato 16 settembre 2017. Un’apertura nel segno del coraggio e della novità: sarà infatti la musica contemporanea a inaugurare il cartellone 2017/18. Una serie di composizioni di Francesco Hoch, fra cui spicca una commissione di LuganoMusica, “Il pendolo delle passioni”, composto appositamente per la Hall del LAC.
Il programma del concerto verrà completato da altre due prime esecuzioni: “Piume di vento” per flauto dolce solo (prima esecuzione in Ticino). E “Dadarp” (per quartetto vocale), in prima esecuzione assoluta.
Il concerto gratuito, si terrà nella Hall del LAC per garantire la massima libertà di accesso. Verrà proposto in due orari, alle 18.30 e alle 20.30 e vedrà in scena il Vox Altera Ensemble. Barbara Zanichelli, Alice Rossi, Federica Napoletani, Giovanna Bagutti. Peter Gus, Juan Manuel Bernal Jimenez, Renato Cadel.
Si tratta del primo di tre appuntamenti che LuganoMusica dedicherà a compositori viventi, che sostituiranno per questa nuova stagione la figura dell’artista in residence. Oltre a Hoch, i compositori ospiti al LAC saranno il tedesco Jörg Widmann (25 gennaio 2018) e l’italiano Fabio Vacchi (6 febbraio 2018).
L’avvio della stagione in abbonamento sarà invece affidata lunedì 18 settembre alle ore 20.30 nella Sala Teatro del LAC alla bacchetta di Riccardo Chailly. Il Maestro dirigerà la Filarmonica della Scala nella dodicesima sinfonia di Dmitrij Šostakovič, intitolata “Anno 1917”. Solista il violinista David Garrett sul Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Domenica 17 settembre prenderà avvio anche il ciclo “Early Night Modern”. La Stagione proseguirà fino a giugno 2018. Oltre a Charles Dutoit, che concluderà il triennale Ciclo Stravinskij, torneranno a Lugano due giganti del pianoforte come Murray Perahia e Radu Lupu. Anche Bernard Haitink sarà di ritorno, nell’ambito di un nuovo ciclo di concerti per Pasqua.
Infine, all’elettronica, che ha segnato buona parte del cammino della musica contemporanea nel secondo Novecento, è dedicato il ciclo EAR – Electro Acoustic Room. Sei date in cui si ripercorrono pietre miliari del XX secolo e tappe più recenti di un modus di fare musica che, senza che ce ne rendiamo conto, ci circonda tutti i giorni.
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