LUGANO (SVI) – Un intero weekend dedicato al quartetto d’archi attende il pubblico di LuganoMusica. Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 febbraio si susseguiranno al Teatrostudio LAC tre formazioni tra le più quotate a livello internazionale: il Cuarteto Casals, l’Arcanto Quartet e il Jerusalem Quartet. In programma, una maratona beethoveniana suddivisa in tre appuntamenti, ognuno dei quali sarà inoltre arricchito dall’esecuzione di un capolavoro del Novecento: gli autori scelti sono Ravel, Berg e Bartók.
“Il quartetto è una conversazione tra quattro persone ragionevoli”, scriveva Goethe nel 1818. Tra le espressioni più alte della musica occidentale, il quartetto per archi ha profondamente affascinato i compositori sin dalla sua nascita, verso la metà del Settecento. Tra l’età di Boccherini e il nostro tempo – con Dutilleux o Kurtág – i quartetti di Beethoven costituiscono una tappa cruciale. Il weekend che LuganoMusica dedica al quartetto è anche il punto di partenza di un ciclo completo dedicato a Beethoven, che si dipanerà per più anni. Non solo Beethoven sarà però protagonista delle prime tre date del ciclo: verranno infatti proposti anche tre capolavori del Novecento, mettendo così in relazione lo stile del classicismo viennese con i linguaggi della prima metà del XX secolo.
Di Beethoven il Cuarteto Casals interpreterà i Quartetti n. 5 op. 18 in la maggiore – incluso nella prima raccolta di quartetti scritta e pubblicata dal compositore – e n. 12 op. 127 in mi bemolle maggiore, opera della maturità, nata su sollecitazione del principe (nonché violoncellista dilettante) Nikolai Galitzin. Tra le due pagine, emblematiche della parabola quartettistica del maestro di Bonn, che si muove dai modelli di Haydn e Mozart per approdare poi ad una ricerca sempre più personale, il Cuarteto Casals propone un evocativo salto in avanti nel tempo, con il Quartetto in fa maggiore di Maurice Ravel. Composto nel 1903, quando Ravel aveva 28 anni, ed unico suo lavoro in questo genere cameristico, rappresenta un momento di forte avvicinamento di Ravel alla poetica simbolista di Debussy.
A Lugano Arcanto farà dialogare il Beethoven maturo del Quartetto n. 15 op. 132 in la minore con le atmosfere espressionistiche della Lyrische Suite di Alban Berg, nella versione originaria per quattro strumenti. Il Quartetto op. 132, dedicato al mecenate russo Galitzin, presenta la particolarità di essere suddiviso in cinque movimenti, rispetto ai tradizionali quattro; pare inoltre che un tema del quinto movimento fosse in origine un abbozzo immaginato per il finale della Nona Sinfonia. La Lyrische Suite è la più celebre composizione per quartetto d’archi di Alban Berg, scritta tra il 1925 e il 1926 in sei movimenti”dal carattere più lirico che sinfonico”. E’ tra le prime opere ad adottare modalità compositive derivate dalla tecnica dodecafonica di Arnold Schönberg. Berg dedica quest’opera al compositore Alexander von Zemlinsky, ma nel 1977 un musicologo americano ha scoperto che la Lyrische Suite possiede una “dedica segreta”ad Hanna Fuchs-Robettin (sorella dello scrittore Franz Werfel), della quale Berg era innamorato, seppur non corrisposto.
A Lugano il Jerusalem Quartet propone i giovanili Quartetti n. 2 e n. 4 nell’op. 18 del maestro di Bonn. Il primo si è guadagnato il titolo di “quartetto dei complimenti” per l’atmosfera garbata e scherzosa, che spesso si accompagna in Beethoven alla scelta della tonalità di sol maggiore; al contrario il secondo, in do minore, assume toni più ricchi di pathos e rinuncia, curiosamente, al tradizionale movimento lento, sostituendolo con uno Scherzo seguito da un Minuetto.
Al centro del programma campeggia invece il dolente Quartetto n. 6 Sz. 114 di Béla Bartók. Scritto su commissione del violinista Zóltan Székely, è l’ultima opera composta da Bartók in Europa, prima del suo forzato esilio negli Stati Uniti, causato dal progressivo espandersi a est dell’annessione nazista. L’indicazione Mesto, che ricorre in ognuno dei quattro movimenti, viene fatta risalire sia agli eventi geopolitici esterni rispetto alla vita dell’autore, sia alla morte della madre, avvenuta in quel già triste periodo. Si tratta dell’ultimo quartetto di Bartók, che a questa formazione ha dedicato alcune delle sue opere più importanti, segnate da un linguaggio ardito e fortemente introspettivo.
venerdì 26 febbraio alle 20.30
sabato 27 febbraio alle 20.30
domenica 28 febbraio alle 17
I Quartetti:
CUARTETO CASALS
Vera Martínez Mehner, violino / Abel Tomàs, violino / Jonathan Brown, viola / Arnau Tomàs, violoncello
Formatosi nel 1997 all’interno del corso tenuto da Antonello Farulli presso la Escuela Superior de Música Reina Sofía di Madrid, si è poi perfezionato studiando con Walter Levin e Rainer Schmidt a Barcellona e in seguito con l’Alban Berg Quartet e Harald Schoneweg a Colonia. Il quartetto ha presto raggiunto rinomanza mondiale in conseguenza delle vittorie ai concorsi internazionali di Londra (London International String Quartet Competition, 2000) e di Amburgo (Concorso Internazionale Johannes Brahms, 2002), iniziando contestualmente una luminosa carriera su scala mondiale, che lo ha portato ad esibirsi regolarmente in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone presso istituzioni quali Wigmore Hall, Carnegie Hall, Musikverein di Vienna, Philharmonie di Colonia, Cité de la Musique di Parigi, Schubertiade di Schwarzenberg, Concertgebouw di Amsterdam e Philharmonie di Berlino. Il Cuarteto Casals ha all’attivo una vasta discografia – in esclusiva per Harmonia Mundi – con un repertorio che affianca i grandi autori del classicismo viennese, i maggiori maestri del ventesimo secolo (da Bartók a Ligeti) e compositori spagnoli (come Arriaga e Toldrà) che hanno contribuito a far conoscere al resto del mondo. Di notevole rilievo è il rapporto stretto con il compositore ungherese György Kurtág, del quale hanno tenuto a battesimo diverse nuove opere. È quartetto in residence all’Auditori de Barcelona, città nella quale i quattro membri del gruppo vivono e insegnano alla Escola Superior de Musica de Catalunya.
ARCANTO QUARTET
Antje Weithaas, violino / Daniel Sepec, violino / Tabea Zimmermann, viola /Jean-Guihen Queyras, violoncello
È un incontro d’amicizia e di passione che ha portato, nel 2002, alla creazione dell’Arcanto Quartet. Quattro giovani ma già affermati musicisti avevano così deciso di dare ulteriore continuità ai legami stabiliti ancora in età studentesca, trovando un regolare spazio nelle rispettive carriere solistiche, accademiche e discografiche per lavorare stabilmente nella formazione di quartetto. Non sono quindi tardati gli inviti a esibirsi da parte delle più prestigiose istituzioni su scala internazionale, quali la Carnegie Hall di New York, le Vancouver Recital Series, il Palau de la Música di Barcellona, il Théâtre du Châtelet e la Cité de la Musique a Parigi, la Philharmonie a Berlino e il Konzerthaus di Vienna; anche i principali festival europei – Helsinki, Edimburgo, Montreux – hanno sollecitato la presenza dell’Arcanto Quartet. A livello discografico, il quartetto ha pubblicato per Harmonia Mundi cinque cd accolti dal plauso di critica e pubblico, in particolare i Quintetti per archi di Schubert, i mozartiani Quartetto per archi K 421 e Quintetto con clarinetto assieme a Jörg Widmann, e infine un album francese dedicato ai quartetti di Debussy, Ravel e Dutilleux.
JERUSALEM QUARTET
Alexander Pavlovsky, violino / Sergei Bresler, violino / Ori Kam, viola / Kyril Zlotnikov, violoncello
Fin dalla fondazione del quartetto, nel 1993, i quattro musicisti israeliani hanno intrapreso un viaggio di crescita e maturazione, che li ha portati ad affrontare un vasto repertorio sia classico sia di epoche più recenti, con in particolare evidenza la letteratura quartettistica di Dmitrij Šostakovič, Joseph Haydn e Franz Schubert. Il Jerusalem Quartet è ospite regolare delle sale da concerto più rinomate al mondo – quali il Concertgebouw di Amsterdam, la Herkulessaal a Monaco di Baviera, la Wigmore Hall di Londra, la Cité de la Musique di Parigi, la Carnegie Hall a New York, la Tonhalle a Zurigo e il Palais des Beaux Arts di Bruxelles – e tra le sue collaborazioni si ricordano quelle con artisti del calibro di Martin Fröst, Steven Isserlis, Sharon Kam, Elisabeth Leonskaja, Alexander Melnikov e András Schiff. La ricca produzione discografica del Jerusalem Quartet – pubblicata da Harmonia Mundi – ha raccolto nel corso degli anni i più importanti riconoscimenti della stampa specializzata: Diapason d’or, ECHO Klassik, BBC Music Magazine Award e Gramophone Editor’s Choice. I progetti discografici programmati dal Jerusalem Quartet per questa stagione – che segna il ventennale dal primo debutto concertistico – prevedono l’uscita di due diversi dischi in cui si rispecchia il programma per LuganoMusica: l’op.18 di Beethoven e i quartetti n. 2, 4 e 6 di Bartók.
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INFO E BIGLIETTI – Modalità di ingresso al LuganoMusica: biglietti posti non numerati, tariffa unica Fr 30 (più costi di prenotazione). Prevendita presso la biglietteria del LAC, online su www.luganolac.ch, presso tutti i punti Ticket Corner (uffici postali, Manor, stazioni FFS) e online su www.ticketcorner.com – Info biglietteria Tel. +41 (0)58 866 42 22 / www.luganolac.ch
LuganoMusica – Piazza Bernardino Luini 2 – CH-6900 Lugano – Tel. +41 (0)58 866 42 85 – lunedì, martedì e giovedì dalle ore 14.00 alle 17.30
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