Luigi “Grechi” De Gregori presenta “Tangos e Mangos”, divertente e scritto in spagnolo maccheronico, è il secondo brano del progetto “Una canzone al mese”
Da oggi, venerdì 27 luglio, è in rotazione radiofonica “Tangos e Mangos”, il nuovo brano di Luigi “Grechi” De Gregori, disponibile online sul suo luigigrechi.it.
Demenziale, divertente, dal ritmo ballabile e scritto in spagnolo maccheronico, “Tangos e Mangos” è il secondo brano del progetto artistico “Una canzone al mese”. Il 21 di ogni mese Luigi “Grechi” De Gregori propone un nuovo brano in anteprima sul suo sito web.
“Qualche volta – afferma Luigi Grechi – bisogna staccare la spina e dimenticare per un attimo pensieri più seriosi. In fondo è a questo che servono le vacanze! Per cui, buone vacanze a tutti al ritmo di ‘Tangos e Mangos’!”.
Luigi “Grechi” De Gregori
Nasce musicalmente alla fine degli anni sessanta al Folkstudio di Roma, il mitico locale di Trastevere, che fu in quel periodo l’approdo di tutta una generazione musicale d’avanguardia. Ci capitarono, fra gli altri, Odetta e Bob Dylan. Del tutto disinteressato alle mode e inguaribilmente attratto dalla musica dal vivo più che dalle sale di registrazione. Dobbiamo attendere qualche anno per la pubblicazione del suo primo album “Accusato di libertà” (PDU 1975). E di libertà Grechi dimostrava veramente di intendersene parecchio: lo troviamo infatti in quegli anni a suonare in giro per festival alternativi e radio libere, locali e cantine. Si dice, anche, a leggere i Tarocchi ai passanti e a viaggiare su e giù per l’Italia, l’Irlanda, gli Stati Uniti.
A Milano fa anche il bibliotecario, come già suo padre e suo nonno, ma questo non gli impedisce di continuare a suonare e ad incidere brani corrosivi e spiazzanti come “Elogio del tabacco” o “Il mio cappotto”. Esempi di discografia non allineata che, seppur lontanissimi dalla hit parade, cominciano a procurargli stima e attenzione da parte di un pubblico di nicchia dal palato fine.
Verso la fine degli anni ottanta avrà qualche disco in più all’attivo e l’attività di bibliotecario ormai alle spalle. È di questo periodo “Il Bandito e il Campione”, brano portato al successo dal fratello Francesco De Gregori (Grechi, per chi non lo sapesse, è un “nom de plume”), grazie al quale Luigi Grechi si aggiudica a Sanremo la Targa Tenco nel 1993 come miglior canzone dell’anno. Sull’onda di questo successo si snodano “Girardengo e altre storie”, “Cosivalavita”, “Pastore di Nuvole” ed infine “Angeli e Fantasmi”.
Partecipa a due tour italiani con i poeti della beat generation, accompagnando con la sua chitarra Lawrence Ferlinghetti e Martin Matz. E continua ad esibirsi su e giù per l’Italia fra festival, teatri di provincia e circoli culturali. Ha recentemente pubblicato una compilation delle sue canzoni, “Tutto quel che ho 2003-2013”. E la sua ultima impresa è stata la traduzione di “La ballata di Woody Guthrie”, un graphic novel di Nick Hayes uscito quest’anno e dedicato alla vita del grande folksinger.