“Così si introduce la possibilità che i prodotti alimentari sequestrati, ma idonei al consumo, possano essere devoluti gratuitamente ad enti caritatevoli, associazioni o consorzi che si occupano di assistenza a persone bisognose o animali abbandonati – conclude Lupi – Si tratta di alimenti non contraffatti, non deteriorati e in linea con i termini di conservazione, che rischierebbero altrimenti di andare sprecati e che invece potranno essere utilizzati in modo utile e responsabile. È una scelta che riduce gli sprechi e va a favore di chi ha bisogno di aiuto”.
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