“I giovani in particolare non usano solo il loro smartphone per fare telefonate. Scrivono messaggi, navigano in Internet, scattano foto e guardano video. L’uso intensivo dei telefoni cellulari ha effetti negativi sull’intero sistema muscolo-scheletrico. Il telefono cellulare è nelle mani, la testa è piegata in avanti. Noi chiamiamo questo ‘Anteflessione’. Ciò significa che i tendini sono sovraccaricati nel collo. Questa posizione porta al sovraccarico dei tendini nell’area del collo: anche i dischi intervertebrali del rachide cervicale sono sottoposti a una forte pressione”, ha inoltre dichiarato la Heiller.
Mal di testa e vertigini negli adolescenti sono spesso attribuiti alla tensione. Nel caso estremo, questo potrebbe portare nel tempo all’usura del disco intervertebrale. Una posizione che è causa, tra le altre cose, rallentando il cervello, di mal di schiena, così come di malattie cardiache. Inviare un messaggio di testo graverebbe il collo come se si avessero appesi 20 chili. A riprova di quanto assunto la Heiller ha riportato uno studio medico pubblicato nella rivista specializzata Surgical Technology International. In media, la testa di un adulto pesa tra 4,5 e 5,5 chili.
Quando la testa è inclinata di 45 gradi, agisce una forza di circa 200 Newton sui dischi intervertebrali “come se avessi 20 chili sul collo”. Soprattutto, una persistente e monotona persistenza in questa posizione deve essere vista in modo critico, ha detto l’esperta di movimenti, e raccomanda di fare delle pause e di assumere una postura ergonomica. Di conseguenza, la colonna vertebrale tende continuamente a queste condizioni. Che alla fine portano ad usura e “possibile intervento chirurgico”.
“In alternativa, è meglio tenere il telefono all’altezza degli occhi, il che è meglio quando si è seduti con il gomito appoggiato sul tavolo”. Un’altra alternativa è quella di appoggiarsi allo schienale o sdraiarsi per utilizzare lo smartphone. Un aspetto importante sono i movimenti compensatori. E c’è anche un pulsante di spegnimento. Per ovviare a tale situazione, la dottoressa ha ricordato alcuni semplici consigli. Tra questi: mettere i piedi per terra, non piegare, e tenere le spalle in posizione rilassata.
La soluzione migliore, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è però ridurre al minimo l’utilizzo di cellulari e smartphone, anche se ad oggi appare pressoché impossibile per una società che vuole essere iperconnessa. Sul sito dello “Sportello dei Diritti” è possibile vedere le foto con le due posizioni da “evitare” e “assumere” durante l’uso intensivo del cellulare.
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