La stessa linea era stata espressa giovedì da Davide Casaleggio in una lunga intervista: “Ad agosto è stato votato un documento in cui gli iscritti dovrebbero esprimersi sulle alleanze Comune per Comune, e non necessariamente con il Pd – afferma Casaleggio nel libro di Vespa – Ritengo che sarebbe meglio guardare alle liste civiche che non ai partiti. E’ difficile imporre dall’alto alleanze locali. La differenza tra partito e movimento è proprio questa. Nei partiti tre persone si riuniscono a Roma e decidono che cosa fare in un paesino della Val d’Aosta. Abbiamo visto come sia stato difficile fare alleanze in Campania o in Emilia Romagna dove il M5s aveva sempre combattuto contro le politiche portate avanti dal Pd come ad esempio in materia di inceneritori o di acqua pubblica”.
“Rousseau è un metodo di partecipazione dal basso scritto in tutte le carte fondative del MoVimento 5 Stelle – aggiunge Casaleggio – Il metodo di partecipazione dal basso è inscindibile dal concetto stesso di Movimento. Altrimenti si passa all’organizzazione di partito”.
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