Mabel, disponibile il nuovo singolo Let Them Know: il significato [VIDEO]

Dopo il successo della canzone d’esordio Don’t Call Me Up, la miglior artista femminile ai Brits 2020 torna con un nuovo singolo

Pubblicato il nuovo singolo della cantante britannica Mabel: Let Them Know è disponibile dal 18 giugno, su tutte le piattaforme digitali. Dopo un lungo periodo di isolamento che ha costretto molti cantanti ad adattare il loro lavoro, la pop star torna quindi sulla cresta dell’onda dopo il Brit Award, vinto nel 2020, come miglior artista femminile, grazie al successo del singolo Don’t Call Me Up. Il singolo è stato pubblicato su etichetta Polydor Records/Universal Music ed è un estratto del suo album d’esordio High Expectations. Con oltre 4 miliardi di stream globali e 2.2 milioni di copie vendute, l disco ha raggiunto il record di essere l’album di debutto – di un’artista femminile inglese – più venduto nel 2019.

Il singolo

Let Them Know è un brano che nasce da un’idea della cantante britannica, che poi ne ha scritto il testo insieme agli amici e ad alcuni stretti collaboratori come Raye, SG Lewis e MNEK. Si tratta di un pezzo con cui Mabel vuole trasmettere positività e fiducia anche nei momenti di difficoltà. Con Let Them Know Mabel si conferma una vera pop star, pur mantenendo il candore della ragazza della porta accanto.

Il 2020

Poche settimane dopo aver vinto il suo primo Brit Award – e a metà del tour di High Expectations – il mondo si è fermato: per Mabel è arrivato un lungo periodo di pausa e il tempo per riflettere ed elaborare il successo ottenuto. All’inizio della pandemia è tornata a vivere con i suoi genitori, ha frequentato lezioni di danza e ha incanalato tutto ciò che più le mancava (gli amici stretti, la grande notte fuori, l’amore giovane, sentirsi senza paura) in questo nuovo progetto musicale. All’interno le canzoni riassumono non solo l’atmosfera grottesca dei club del primo decennio del nuovo millennio, ma anche le influenze culturali di Mabel: ad esempio Let Them Know è stata ispirata dalla visione del documentario Paris Is Burning, della serie tv “Pose” e del reality Drag Race, mentre rifletteva sulla musica dance come forma di espressione, liberazione e inclusione.