Macbeth: la recensione del film ispirato al famoso videogioco

Prima di immergersi nella lavorazione di Assassin’s Creed, il film ispirato al famoso videogioco che arriverà al cinema prossimamente, il giovane regista Justin Kurzel ha accettato la sfida di portare sullo schermo la celebre opera di Shakespeare, Macbeth. Dopo essere stato presentato in anteprima alla scorsa edizione del Festival di Cannes, il film arriva nelle sale italiane il 5 Gennaio con Marion Cotillard e Michael Fassbender nei ruoli dei due protagonisti principali.

TRAMA – Macbeth, Barone di Glamis, valoroso e fedele generale dell’esercito del re Duncan di Scozia, ha ucciso il traditore Macdonwald a capo delle forze ribelli in una sanguinosa battaglia. Percorrendo il campo di battaglia insieme al suo compagno Banquo, Macbeth incontra tre donne che gli predicono che lui diverrà signore di Cawdor e re di Scozia, mentre Banquo sarà il capostipite di una dinastia di re. Entrambi gli uomini sono scossi dalle profezie ricevute dalle tre donne, sebbene sul momento non gli diano eccessivamente peso. Angus e Ross, due nobili scozzesi, raggiungono il campo di battaglia per trasmettere a Macbeth i ringraziamenti del Re per il coraggio dimostrato in battaglia e per conferirgli il titolo di Barone di Cawdor: colui che deteneva prima il titolo è stato ucciso per tradimento contro la corona. Quando Macbeth va a rendere omaggio al re Duncan, questi gli dice che ha preso accordi per visitare la sua casa a Inverness e festeggiare insieme la vittoria. A Inverness, Lady Macbeth riceve una lettera dal marito che la informa della profezia. Lady Macbeth non vede il marito da anni a causa della guerra ed è in lutto per la perdita del loro unico figlio. Un’idea si fa strada nella sua mente: escogita un piano per uccidere il re Duncan e assicurare così il trono al marito.

IL COMMENTO – Non era facile misurarsi con un veterano del grande schermo come Roman Polanski che nel 1971 raccontò la stessa storia suscitando non poche polemiche. La visione giovane ed innovativa di Kurzel, tuttavia, convince e sorprende il pubblico con un film in cui l’estetica intensa e poetica si scontra con una violenza sanguinaria e spietata che non lascia molto all’immaginazione. L’emotività pulp che travolge i protagonisti, tormentati dai loro desideri e responsabilità, è aiutata sicuramente dall’ottimo cast che, oltre a Fassbender e Marion Cotillard, ritrova David Thewlis.

Fin dalle prime inquadrature i toni della fotografia si dirigono verso l’oscurità, rendendo il film cupo e a tratti soffocante, per poi esplodere in un rosso arancio dirompente. Figure nere appaiono e scompaiono tra la nebbia e il fumo che avvolgono i paesaggi dilaniati dalla guerra, e voci inquietanti tormentano Macbeth che deve prendere una decisione per il futuro. Questa nuova versione della tragedia shakespeariana conquista sicuramente critica e pubblico per una regia ambiziosa e un’estetica intrigante, mentre la sceneggiatura resta vicina ai toni e al linguaggio originale, risultando a tratti poetica e a tratti ancestrale, con pensieri misti ad urla e pianti che coinvolgono emotivamente.

A cura di Letizia Rogolino – Fonte News Cinema

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Redazione
Argomenti: filmMacbeth

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