ROMA – In occasione della Festa della donna, domenica 8 marzo, Tv2000 trasmette alle 22.50 ‘Made by Iraqi girls’, documentario prodotto da Tv2000factory, la fabbrica del racconto di Tv2000, scritto da Gianni Vukaj, che ne ha anche curato la regia, con Antonella Becciu. Il documentario è un viaggio di speranza alla ricerca di un futuro puntando sulla forza e la determinazione di donne coraggiose. Dalida, Hadeel, Dana, Shahed, Nazk, Dalida e Ghied sono scappate dall’Iraq a causa dell’Isis e sono in attesa di un visto per l’America, il Canada o l’Australia. Non possono lavorare, studiare o anche solo guidare. Sono state private di ogni loro diritto. Tv2000 ha scelto di raccontare la loro storia e il loro riscatto attraverso Rafedin, la sartoria artigianale di Amman, in Giordania.
Sinossi:
Rafedìn in arabo significa “tra i due fiumi” ed è lo spazio di terra che sta fra il Tigri e l’Eufrate dove confluiscono tanti profughi. Ma Rafedìn è diventato anche un marchio di moda nato ad Amman, in Giordania, per offrire una nuova vita a ragazze fuggite dall’Isis, che sono in attesa di un visto e che non possono lavorare, studiare, o anche solo guidare; a loro è stato tolto ogni diritto.
Nel 2016 l’incontro a Betlemme tra ‘Abuna’ Mario e Rosaria dà il via alla folle idea di creare un laboratorio tessile e dare alle ragazze una nuova possibilità. Don Mario Cornioli, sacerdote toscano del Patriarcato Latino di Gerusalemme, è da anni impegnato in Terra santa; Rosaria Diflumeri, proprietaria di una boutique in provincia di Foggia, sa essere sarta e quindi avvia un corso di taglio e cucito per insegnare a dieci ragazze irachene profughe a realizzare in autonomia gonne, abiti, magliette.
Una piccola stanza e cinque macchine da cucire: eccolo l’atelier di moda che mette insieme la bellezza e i colori dei tessuti orientali con i modelli occidentali. È qui che nascono i prodotti con il marchio “Rafedìn. Made by Iraqi Girls”, un incontro tra Oriente ed Occidente.
Il racconto segue la vita dei protagonisti, la camera entra nel quotidiano per mostrare situazioni diverse: il viaggio per raggiungere Refedin, i momenti di lavoro e condivisione nella sartoria, gli incontri familiari, il tempo libero, i momenti di solitudine in un paese di transito. “Made by Iraqi Girls” è anche un viaggio tra suoni, colori, odori di una Amman che accoglie e dà a queste ragazze la speranza di una nuova vita.
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