“Il mais, prima coltura cerealicola raccolta in Italia e dalla valenza strategica per le produzioni zootecniche – ha detto il presidente Giansanti – va valorizzato lungo tutta la filiera in termini di produzione, di competitività, di qualità e di reddito. Attraverso questo accordo di “intenti intrafiliera” auspichiamo aumenti l’approvvigionamento zootecnico con mais di produzione nazionale, in modo da diminuire la dipendenza dalle importazioni, favorendo i rapporti commerciali con gli operatori della parte industriale e promuovendo una ricerca mirata al fine di migliorare le caratteristiche qualitative del prodotto nazionale”.
Giansanti ha ricordato che la competitività del mais italiano passa anche attraverso le innovazioni. “Purtroppo però – ha sottolineato – noi in Italia sembriamo lontani dal volerle utilizzare. Siamo indietro come spesa per la ricerca: solo 20mi nella classifica dei Paesi Ocse in termini di percentuale del PIL destinata alla spesa in ricerca e sviluppo. Dovremmo invece puntare di più sulle enormi chance fornite dai possibili miglioramenti in termini di produzione e produttività; resistenza delle piante ai parassiti ed alle condizioni climatiche avverse; migliore utilizzo dei fattori di produzione; valorizzazione del prodotto”.
Confagricoltura auspica che questa iniziativa sia condivisa dalla maggior parte possibile di organizzazioni della filiera e che dia presto buoni frutti; anche perché il comparto ne ha assoluta necessità. A partire da alcuni possibili risultati che sono già alla portata in ambito ministeriale.
Giansanti ha ricordato la costituzione da parte del Mipaaf di un tavolo tecnico per il mais, con l’intento di analizzare le criticità del comparto ed individuare le linee guida di sviluppo del settore. Un tavolo al quale Confagricoltura partecipa attivamente e che, grazie al Coordinamento del CREA e del MIPAAF, ha definito la mappa delle criticità e quindi dei fabbisogni del comparto.
“Sono tutti obiettivi condivisi dalla filiera – ha continuato Giansanti –. Confidiamo ora che si passi presto all’azione traducendo in misure concrete questi obiettivi e dotando gli operatori di strumenti adeguati ed affidabili.”
Confagricoltura auspica quindi che con l’insediamento del nuovo ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio le attività positive relative alla filiera maidicola portate avanti sinora possano essere sviluppate in modo sinergico e condiviso anche attraverso politiche e finanziamenti ad hoc per il comparto.
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