Condizioni meteorologiche in miglioramento mentre i tecnici di Confagricoltura sono al lavoro per monitorare la situazione dopo l’ondata di pioggia, gelo e vento forte
L’ondata di maltempo di ieri e sabato ha inferto in alcune zone d’Italia un duro colpo all’agricoltura. La perturbazione ha colpito a macchia di leopardo, prevalentemente al Nord e al Centro, con danni alle colture e alle strutture.
Le zone più colpite risultano in Lombardia il Basso Garda, dove hanno patito maggiormente i vigneti di Lugana; nel Bresciano il vento ha anche scoperchiato un allevamento suinicolo.
In Veneto grandine e vento freddo nel Veronese, con danni ad alcune aree vitate del Bardolino, mentre in provincia di Vicenza la pioggia ha causato ristagni nei campi di mais.
In Emilia Romagna il Bolognese è stato colpito dalla pioggia abbondante che ha allettato distese di orzo, frumento e foraggere, con conseguenze gravi per le produzioni. A rischio sono inoltre le varietà precoci di ciliegie di Vignola per le basse temperature e il vento forte, che ha anche causato problemi alle serre.
In Piemonte si segnalano grandinate ai frutteti di mele, pere e susine nel Cuneese, mentre sono stati risparmiati i vigneti.
In Toscana, dopo le nevicate a bassa quota di ieri, gli agricoltori temono ulteriori ondate di maltempo che potrebbero compromettere definitivamente le produzioni ortofrutticole, ma anche viti e olivi che sono in una fase cruciale del loro sviluppo.
I tecnici di Confagricoltura sono al lavoro nei vari territori per un monitoraggio puntuale della situazione.
L’andamento climatico bizzarro mette da tempo a dura prova il settore primario, che rischia importanti perdite produttive, con conseguenze gravi per le aziende e per gli stessi consumatori che dovranno fare fronte a un inevitabile rincaro della merce sul mercato.
Nella foto allegata un vigneto nella provincia di Verona danneggiato dalla grandine