Quanto ai cantieri Pnrr nei Comuni e nelle Città, Manfredi ha evidenziato che “i dati Regis di fine luglio 2024 mostrano come risultino cantieri aperti o già conclusi pari al 78% del totale (per gli altri soggetti attuatori siamo al 63%). Il dato Siope sulla spesa ci dice che i pagamenti per investimenti comunali nel 2023 corrispondono a 16,3 miliardi, con un raddoppio rispetto al 2017. A novembre 2024 possiamo dire che toccheremo circa 20 miliardi a fine anno”. Tra le criticità figurano la liquidazione degli stati di avanzamento lavori in attesa del decreto del Mef che attua la norma del Decreto Legge Omnibus per lo sblocco del 90% dei pagamenti a fronte di una semplice autocertificazione da parte dei soggetti attuatori.
Poi sul personale Anci Manfredi ha ribadito “la forte preoccupazione già espressa all’indomani della presentazione in parlamento del Disegno di Legge di Bilancio per il 2025”, perché “il ritorno al turn over al 75% rischia di vanificare gli sforzi finora fatti”. Per quanto riguarda la settima rata e le scadenze da raggiungere entro il 31 dicembre 2024 non si ravvedono al momento, a detta del presidente di Anci, criticità: “Anzi vogliamo sottolineare come siano significativi alcuni risultati che si prevede di raggiungere, uno su tutti il target di 4,5 milioni di alberi per la forestazione nelle Città Metropolitane”, ha concluso.
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