“E’ una manovra che va nella direzione di diminuire la pressione fiscale, di aiutare le fasce sociali medio-deboli”, ha spiegato Tajani, indicando tra i vari provvedimenti “la stabilizzazione del taglio al cuneo fiscale, la stabilizzazione delle riduzioni delle aliquote Irpef, la possibilità per le donne con due figli e più di avere delle decontribuzioni”. Su questo ultimo punto, ha aggiunto il vice presidente del Consiglio, “su nostra proposta, e di questo sono molto lieto, è stata allargata la platea delle donne che ne possono usufruire, aprendo anche alle donne partita Iva non coperte da flat tax”.
Quindi Tajani ha rimarcato la propria soddisfazione per il contributo delle banche: “Sono molto soddisfatto che abbia prevalso il principio del libero mercato e della scelta di non imporre nuove tasse. Abbiamo ottenuto che l’azione delle banche a sostegno della manovra non fosse frutto di un’imposizione dall’alto e non fosse una tassa su extraprofitti. Non so cosa significhi extraprofitto, forse nei regimi dittatoriali si definisce extraprofitto. Invece grazie a un lavoro concreto di dialogo con banche e assicurazioni abbiamo avuto la possibilità di poter utilizzare 3,5 miliardi con un accordo”. Un accordo che “è un messaggio chiaro anche ai mercati, perché un’imposizione avrebbe spaventato i mercati”. E su questo, ha proseguito, “siamo stati ascoltati innanzitutto dal presidente del Consiglio, che ringrazio, e dal ministro Giorgetti”.
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