Il sequestro è stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Mantova dopo una lunga attività investigativa coordinata dal Sostituto Procuratore dott. Andrea Ranalli, delegata alla Guardia di Finanza di Mantova ed originata da un accesso ispettivo avvenuto nella primavera del 2016 presso una azienda operante nel settore di produzione di manufatti in cemento con sede in Rodigo (MN), a seguito del quale sono stati rinvenuti rifiuti pericolosi e non pericolosi (circa 130 mila tonnellate) depositati in un’area sottoposta a vincoli paesaggistici per la vicinanza del torrente Goldone, affluente del fiume Mincio, in assenza di autorizzazione e ivi trasportati e utilizzati da altra azienda operante nel settore dei rifiuti, la quale in tal modo eludeva i controlli e le norme che regolano la gestione dei rifiuti, potendo in tal modo lucrare ingenti profitti conseguenti alla gestione illecita dei rifiuti.
I rappresentanti delle due società sono stati quindi denunciati per attività di gestione illecita di rifiuti, realizzazione di discarica non autorizzata, reati edilizi.
Le successive verifiche e campionamenti dell’area sottoposta a sequestro, effettuati dai tecnici dell’A.R.P.A., hanno acclarato la sussistenza del pericolo concreto e attuale di contaminazione delle acque sotterranee nonché l’interramento di rifiuti utilizzati per riempire un piccolo laghetto, da cui è scaturita la contestazione dei nuovi ecoreati di inquinamento ambientale e di omessa bonifica.
Le condotte sopra descritte hanno integrato anche la responsabilità amministrativa delle due società coinvolte, per aver omesso di adottare modelli organizzativi idonei ad impedire gli illeciti ambientali, in relazione alle quali è stato richiesto e ottenuto il sequestro preventivo degli illeciti profitti quantificato in 150 mila euro per la società presso cui erano depositati i rifiuti e di 4 milioni 370 mila euro per la società che gestiva dal 2011 in maniera illecita i rifiuti; i suddetti importi sono stati interamente recuperati mediante sequestro delle disponibilità finanziarie e dei patrimoni aziendali (comprese le macchine industriali).
L’attività svolta conferma l’impegno della Guardia di Finanza sia nel contrasto agli illeciti profitti sia per la tutela dell’ambiente e dell’habitat naturale, a salvaguardia dell’economia e del territorio mantovano.
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