Si chiama “Duemila volte” il brano di Marco Mengoni uscito con il videoclip ufficiale lo scorso 14 ottobre 2019. Sotto la regia di Shipmate & Giulio Rosati il singolo del cantante viterbese farà parte di Atlantico on Tour nella sua riedizione che avrà al suo interno il doppio disco di platino “Atlantico”. In uscita il prossimo 25 ottobre conterrà anche “Calci e pugni” e “Il destino davanti” come inediti. Scritto dal cantante insieme a Davide Simonetta, Alessandro Raina e Mahmood il motivo parla della difficoltà di allontanarsi, di dirsi addio, di separarsi da qualsiasi tipo di relazione. L’inedito si apre in punta di piedi con un pianoforte che accompagna la voce di Marco, fino a raggiungere sonorità elettroniche e percussioni synth. Il brano esplode poi in un ritornello intenso che grida tutta la difficoltà dell’allontanarsi, in qualsiasi relazione, per capire la vera importanza del legame. Andiamo a vedere nel dettaglio il testo.
TESTO DELLA CANZONE
Vorrei provare a disegnare la tua faccia
Ma è come togliere una spada da una roccia
Vorrei provare ad abitare nei tuoi occhi
Per poi sognare finché siamo stanchi
Vorrei trovare l’alba dentro questo letto
Quando torniamo alle sei
Mi guardi e mi dici che vuoi
Un’altra sigaretta
Una vita perfetta
Che vuoi la mia maglietta
Che vuoi la mia maglietta
Ho bisogno di perderti
Per venirti a cercare
Altre duemila volte
Anche se ora sei distante
Ho bisogno di perdonarti
Per poterti toccare
Anche una sola notte
Anche se siamo soli
Come l’acqua su Marte
Vorrei provare a non amare la tua faccia
Ma è come non portare gente ad una festa
Ci vuole troppo tempo e noi crediamo nella fretta
Cerchiamo voli per andare a Londra
Vorrei scordarmi per un giorno di me stesso
Quando torniamo alle sei
Mi guardi e ti dico che vorrei un’altra sigaretta
Una vita perfetta
Vorrei la tua bellezza
Vorrei la tua bellezza
Ho bisogno di perderti
Per venirti a cercare
Altre duemila volte
Anche se ora sei distante
Ho bisogno di perdonarti
Per poterti toccare
Anche una sola notte
Anche se siamo soli
Come l’acqua su Marte
Potremmo anche restare un po’ in silenzio
Mentre brucia lenta e non pensarci più
Potremmo anche lasciare la paura
Chiuderemo gli occhi per saltare giù
Ho bisogno di perderti
Per venirti a cercare
Altre duemila volte
Anche se ora sei distante
Ho bisogno di perdonarti
Per poterti toccare
Anche una sola notte
Anche se siamo soli
Come l’acqua su Marte