Marilanda Majello, dalla Campania a Malta in nome dell’arte

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la campana Marilanda MajelloMALTA – Ha grinta e voglia di fare da vendere la campana Marilanda Majello, ormai residente da tempo nella splenida Malta dove ricopre l’importante ruolo di ambasciatrice per l’Italia per l’arte, la cultura e la musica.

Marilanda, una campana a Malta, come ti trovi lì?

“Mi trovo abbastanza bene, direi. Io amo definirmi una persona solare, ergo riesco a interargire con particolare destrezza con gli altri e integrarmi facilmente. Poi – a dirla tutta – i maltesi sono persone bellissime, rispettose e disponibili”.

Che cosa ti manca dell’Italia?

“Mi mancano la mia famiglia, gli amici, i salumi e i dolci. Tuttavia grazie alla tecnologia e al trasporto aereo riesc a raggiungere facilmente il mio Paese natio”.

Le italiane – solitamente – sono brave cuoche, e tu lo sei? Come te la cavi ai fornelli?

“Mi ritengo una buona cuoca, quindi di cavermela bene ai fornelli, in particolare amo cimentarmi nella preparazione di primi piatti, di qualche pietanza a base di pesce e di qualche gustoso dolcetto”.

Ti consideri una buona forchetta?

“Oddio, proprio una buona forchetta non direi, però ammetto che mi piace mangiare bene, questo sì”.

Rimanendo in tema di “cibo” sono molti i giovani, sia maschi sia femmine, che oggi hanno un brutto rapporto con esso… Noi adulti che cosa possiamo fare per aiutarli?

“Beh, io giovani sono circondati da molte difficoltà e il loro cattivo o comunque non sano rapporto con il cibo ha spesso radici e cause psicologiche legate a problemi legati alla famiglia, alla scuola, alle amicizie, etc. Bisogna stargli vicino, comprenderli e ascoltarli oltre che camminare accanto a loro senza predominarli”.

Marilanda Majello bnTu sei – tra l’ altro – molto vicina ai ragazzi di oggi oltre che al sociale…

“Personalmente ho imparato e imparo da loro, del resto, come diceva Eduardo De Filippo “gli esami nella vita non finiscono mai”, e io ho saputo comprendere e condividere le loro e le mie emozioni, quindi non sono io che sto con loro ma stiamo insieme. L’essere umano ha di base un potenziale, ma non molti riescono a saperlo, o a svilupparlo; bisogna avere la forza di aspettare i propri tempi, vestirsi di umiltà e istruirsi. Sai, oggi molti vogliono tutto e subito. Amo vedere un sorriso e cerco di donarlo nei migliori modi possibili.

Partecipo e organizzo molti eventi di solidarietà dalla sicurezza stradale alla violenza sulla donna, sulla pedofilia, isui bambini che si risvegliano dal coma e su varie malattie. Poi ho partecipato ad una rappresentazione come ambasciatrice, insieme al console americano e all’ Art Kunsill di Malta per un progetto creato ed elaborato da alcuni docenti e alunni del College Savio di Dingli denominato il braccio meccanico”.

Di che cosa si tratta esattamente?

Marilanda Majello“É uno strumento che aiuta coloro che hanno difficoltà nel muovere le braccia e solo con il movimento delle dita possono alimentarsi e bere. Lo so, sembra poco ma per loro può essere un motivo in più per tutto. Sono rimasta entusiasmata nel vedere la partecipazione, la collaborazione dei docenti e degli alunni; ho parlato con loro per portare il progetto in Italia e donarlo a istituti superiori ad indirizzo scientifico o tecnico informatico per dare visibilità al progetto per la sua importanza e per dare dare un tocco di creatività ai nostri istituti, oltre che creare una sorta di collaborazione ed interscambio culturale e di renderli partecipi nella solidarietà, donarlo il loro creato ad un ente ospedaliero e renderlo a disposizione per coloro che hanno bisogno”.