Cultura

Marilena Verri e il ricordo di Vincenzo Di Lalla

MILANO – Marilena Verri e il ricordo di Vincenzo Di Lalla. Perché beato? “Beata la luce che ti rischiara, amore Beato il buio che ti avvolge, amore Beato il mondo che ti vede, amore Beato il vento che ti accarezza, Beato me, se tu mi ami, amore” (trovata tra le sue carte dopo la morte). In un cd le poesie lette da Marilena Verri a pochi giorni dalla morte di Vincenzo Di Lalla.
Le liriche sono state registrate con il piccolo registratore a nastro dell’artista con il conseguente, inevitabile fruscio.

Questa registrazione estemporanea è stata importante in quanto Marilena, non avendo più letto ad alta voce dalla scuola del “Piccolo” e vedendo che era ancora in grado di farlo, prese la decisione di proporre il più possibile tali belle poesie in pubblico.
Così, con questo coraggio è scaturita la determinazione di far conoscere ovunque questo autore. Analoga decisione è stata presa per le canzoni, anche se dieci anni dopo, in quanto, proprio durante la lettura di tali poesie, il pubblico richiese qualche canzone cantata. Marilena, incoraggiata dall’approvazione suscitata, iniziò anche la presentazione dei brani cantati in pubblico e successivamente registrati, seppure come provini in cerca di interprete.

Breve sintesi biografica di Marilena Verri

Giunta a Milano dal Veneto a 18 anni, dopo aver frequentato la Scuola di Recitazione del Piccolo Teatro ed aver studiato per 8 anni pianoforte e canto come soprano, lasciata ogni velleità artistica per amore, non avendo qualifiche adatte al lavoro d’ufficio utilizza la voce rispondendo al telefono. Tutto ciò per aiutare Vincenzo Di Lalla, marito per 36 anni, grande poeta, commediografo e musicista. Il talento straordinario e originale di questo artista, viene osteggiato sempre da una sorte maligna e poi arriva la prematura scomparsa a soli 60 anni senza che ci sia stata una minima possibilità di emergere date le eccellenti qualità.

Proprio questo diventa un imperativo assoluto e Marilena per rendere, seppure in parte, tardiva giustizia allo sfortunato autore, lo promuove in tutti i modi possibili, partecipando ad innumerevoli Concorsi nazionali ed internazionali dove tali opere vengono apprezzate e valorizzate e si aggiudicano quasi 80 premi e riconoscimenti.

Quindi organizza incontri per leggere, recitare e cantare alcune canzoni, facendo stampare libri postumi con opere di assoluto valore che possano testimoniare nel tempo gli accadimenti celati mirabilmente nelle poesie, nei testi e nelle musiche.
Nel 2010 viene organizzato l’incontro di letture “Federico e Vincenzo, pueri Apuliae”, in un ardito accostamento saranno sorvolate le vite di due personaggi lontani per posizione nella storia e per le rispettive vicende personali. Non poche assonanze si ritrovano però tra i destini di Federico II di Svevia e Vincenzo Di Lalla. Eclettismo, duttilità, curiosità, sensibilità artistica, innata creatività. Un grande sogno, un ingiusto fallimento.

Nel 2014 pubblica la storia della vita del suo amato e rimpianto compagno, impareggiabile protagonista con lei di una grande storia d’amore: La vita è un quadro appeso agli occhi ovvero Due vite, Un amore – Vincenzo Di Lalla e Marilena Verri. Nel 2015 riceve l’onorificienza di Benemerita della Cultura dalla Libera Associazione Poeti e Scrittori per l’impegno e la tenacia con cui, nel corso degli anni, ha promosso la conoscenza e la diffusione delle opere del genio straordinario di Vico del Gargano. Marilena ha anche dedicato un museo che poi ha donato a Vivo del Gargano, nel suo paese natale: Casa degli artisti “Vincenzo di Lalla”.

“Aghi nel tempo”: raccolta di poesie e testi di canzoni scritti e firmati da Vincenzo Di Lalla e pubblicati postumi da Marilena Verri con la casa editrice Zeon nell’ottobre del 2006.

…PER TE

Ha galoppato il tempo Della mia tremenda vita, Dei sogni irrealizzati, Della gioventù sprecata, Delle promesse al vento, Del mio lavoro vuoto,
Dei miei infiniti stenti, Delle tante, inutili rinunce, Delle mie soavi speranze, Della mia fede nel futuro, Del mio talento,
Della mia costanza,
Della mia onestà.
Ho dato l’anima per nulla,
Ma quel poco che ho realizzato E’ per te.

Quella cosa meravigliosa che si chiama “Amore” è vissuta in
pieno da Vincenzo con l’amata Marilena: “Questo sguardo è appena nato nei tuoi occhi ed è già fuoco”.

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Pubblicato da
Redazione L'Opinionista

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