MASSA CARRARA – Anche per 2021 il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Massa Carrara ha predisposto un piano anticontraffazione finalizzato al contrasto dell’abusivismo commerciale e della vendita di articoli contraffatti e/o insicuri, realizzato attraverso una mirata e costante attività di intelligence e di controllo del territorio volta ad individuare e reprimere l’introduzione sul mercato cittadino di merce illegale e non sicura.
Le Fiamme Gialle del Gruppo di Marina di Massa, nel corso del periodo estivo, hanno intensificato i controlli eseguendo numerosi interventi sul litorale della provincia (Cinquale, Marina di Massa e Marina di Carrara), all’esito dei quali sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Massa per i reati contraffazione e ricettazione 4 cittadini stranieri. In alcuni casi, invece, non è stato possibile identificare gli autori del reato, in quanto i venditori, alla vista dei finanzieri, si sono dati alla fuga abbandonando la merce sul lungomare.
Nel corso dei controlli, sono stati sequestrati oltre 4.000 articoli di pelletteria, calzature, occhiali ed altri accessori per l’abbigliamento di note griffe, come Gucci, Prada, Nike, Chanel contraffatti e privi degli standard minimi di sicurezza e quindi potenzialmente dannosi per la salute dei consumatori.
I fenomeni di contraffazione e abusivismo commerciale sono connotati da particolare pericolosità economico-finanziaria in quanto agiscono da “moltiplicatore” d’illegalità, dando maggiore impulso ai circuiti sommersi del lavoro nero e irregolare – che spesso sfruttano l’immigrazione clandestina – dell’evasione fiscale e contributiva, nonché del riciclaggio dei proventi in ulteriori attività illecite. Viene anche alterata la libera concorrenza di mercato, erodendo significativamente i margini di guadagno degli operatori economici che agiscono nella legalità, con conseguente riduzione dell’occupazione e del gettito erariale destinato all’erogazione dei servizi essenziali al cittadino.
La produzione e la commercializzazione di prodotti contraffatti si traducono quindi in un rilevante danno per il Made in Italy, cagionando al contempo una penalizzazione alla crescita del Paese in un momento così delicato di emergenza anche economica.