Mattarella: “Meditare sulla corsa agli armamenti, no alla politica di potenza”

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Sergio MattarellaSANREMO – “La politica di potenza, la potenza dei singoli Paesi non servono la causa dell’umanità”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un testo inviato alla ’47esima tavola rotonda su questioni attuali di Diritto internazionale umanitario’ organizzato dall’Istituto Internazionale di Diritto umanitario di Sanremo.

“L’irruzione della intelligenza artificiale, la presenza di armi autonome” per il capo dello Stato “obbligano a una meditata riflessione sul valore della pace per i destini dell’uomo. Il tema degli armamenti – della corsa agli armamenti – per imporre la propria supremazia militare e, così, il proprio dominio, è questione che non può certamente essere trascurata. Quando il vento del dialogo e della pace spirava, fu possibile limitare progressivamente il volume degli armamenti disponibili e stabilire misure di controllo. La stessa Assemblea generale dell’Onu diede vita al Trattato sul commercio delle armi nel 2013, firmato da 113 Paesi. Non sono scritte sull’acqua le norme di trattati sottoscritti in sede internazionale e a cui ambiti qualificati come questo recano contributi inestimabili di studio e analisi. Gli strumenti pattizi lanciano un messaggio forte ai responsabili dei governi: la politica di potenza, la potenza dei singoli Paesi non servono la causa dell’umanità. Altre, numerose, sono le cause che, invece, interessano autenticamente i popoli e su cui occorre lavorare. Concorrere a questo risultato vede in primo piano proprio coloro che sono chiamati ad assolvere funzione di difesa degli interessi delle rispettive nazioni”, conclude Mattarella.