Secondo psicologi e nutrizionisti un maggior confronto studenti-insegnanti, insieme ad una buona alimentazione ed una corretta idratazione, aiutano a combattere l’ansia da esame
Il fatidico esame di maturità rappresenta da sempre, nell’immaginario comune, un evento unico (64%), che ha ispirato peraltro, con successo, non pochi film e canzoni. Tuttavia oltre la metà degli studenti (54%) si dice preoccupata in vista della nuova maturità 2020 e in preda a stati di ansia (31%) e di stress (35%). “Sarà più difficile il nuovo esame di Stato? Sono abbastanza preparato? Cosa mi chiederanno i commissari?” Queste sono solo alcune delle domande che turbano il sonno dei maturandi. Tuttavia, per gli esperti, esistono dei rimedi per superare la particolare condizione che si è venuta a creare per gli esami di maturità 2020: un maggior dialogo e confronto tra docenti e alunni, insieme al mangiare sano, idratarsi correttamente e dormire bene, aiutano ad arrivare al meglio al giorno dell’esame.
È quanto emerge da uno studio di In a Bottle, condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analisys) su circa 1500 studenti alle prese con la maturità attraverso un monitoraggio online sui principali social network, forum e community dedicate per capire quali sono le loro preoccupazioni e su 20 esperti tra psichiatri, psicologi e nutrizionisti, che spiegano come prepararsi al meglio in vista degli esami.
Cosa rappresenta per uno studente l’esame di maturità? Per oltre sei ragazzi su 10 (64%) è un evento unico, il primo vero impegno della vita, per altri è solo l’ultimo ostacolo prima delle tanto attese vacanze (31%). Con quale atteggiamento si approcciano gli studenti agli esami? Oltre uno studente su due (54%) si confessa preoccupato in vista della nuova maturità 2020. I sentimenti maggiori provati dagli studenti in questo periodo sono ansia (31%) e stress (35%). Solo il 21% si dichiara relativamente sereno e solo il 9% si sente rilassato.
Tra i maturandi, uno su 3 (32%) confessa di dormire poco la notte. Cosa non fa dormire gli studenti? Il timore di non essere abbastanza preparato al colloquio orale (27%), l’incertezza per il nuovo tipo di esame maturità (31%) che quest’anno eccezionalmente sarà solo orale. Sull’insonnia influiscono anche i dubbi e le perplessità circa la situazione storica che si sta vivendo (23%). Tuttavia, l’incubo dominante per quasi uno studente su 2 (48%) è la paura di uscire con un voto al di sotto delle attese e che il molto tempo trascorso sui libri a prepararsi non ottenga il risultato sperato. Tra le ossessioni c’è anche quella di presentarsi con voce tremante davanti alla commissione (19%), oppure arrivare al giorno dell’esame non abbastanza lucido (23%) e dimenticarsi ciò che si è studiato nei mesi precedenti.
Ma perché viene e come si può superare l’ansia?
Spiega la dott.ssa Annamaria Meterangelis, psicologa e docente: “Gli studenti hanno vissuto quest’anno forti disagi, un’ansia legata al fatto che non si sapeva fino all’ultimo come fosse strutturato l’esame di Stato. I fattori che hanno causato più stress sono stati la didattica a distanza, con tutte le problematiche legate al divario digitale, e la dose d’incertezza su come si sarebbero svolti gli esami. Non è facile dare consigli in questa situazione. Direi però che, con l’aiuto dei docenti, questa esperienza può avere dei lati positivi quali ad esempio il fortificare i ragazzi nell’aver imparato a gestire gli imprevisti. Questa capacità è tipica degli sportivi, che sanno bene che per affrontare al meglio una gara devono essere preparati ad affrontare ogni situazione, anche la più stressante e inaspettata. La consapevolezza di dover affrontare tutte queste difficoltà può essere utile ad acquisire resilienza che fortifica l’autostima”.
Lucidità e reattività all’esame di Stato dipendono anche dall’adozione di comportamenti alimentari corretti. Come rilevano gli esperti, mangiare in maniera scriteriata (34%) e idratarsi in maniera erronea (31%) – abusando di bevande ricche di caffeina e teina – sono alla base di questi disturbi cognitivi legati alla capacità di concentrazione di livello d’attenzione nei maturandi.
Come riparare dunque a questi errori alimentari?
Afferma spiega il dottor Maurizio Fiocca, nutrizionista: “Per gli studenti in questo periodo è consigliata un’alimentazione basata su alimenti semplici, poco elaborati. Pasta, pane, verdura, frutta, spremute senza aggiunta di zuccheri. La colazione può essere fatta con yogurt, magari magro, e del pane o fette biscottate con marmellata. Pranzo e cena leggeri con pasta al pomodoro fresco, al limite con un po’ di pesto, evitando carbonare o pasta con formaggi, in quanto impegnano molto lo stomaco nella digestione, sottraendo energie a livello celebrare con conseguente calo di attenzione. Durante le ore di studio, è possibile prepararsi spuntini con della frutta o delle spremute/centrifugati di frutta o verdura, un carico di energia grazie ai polifenoli che aiutano a rifornire il cervello dei principali nutrienti, soprattutto il glucosio”.
Non solo alimentazione: anche una corretta idratazione svolge un ruolo fondamentale per il benessere cognitivo dei maturandi. “Una giusta idratazione favorisce un buon metabolismo: bere un paio di libri di acqua al giorno, anche considerando il caldo stagionale è essenziale. Ricordiamoci che l’acqua può essere assunta anche attraverso la frutta e la verdura. Inoltre la corretta idratazione influisce sull’attenzione e sulla performance scolastiche dello studente. Se ciò manca, subentra la disidratazione, che può portare ad un abbassamento della capacità di elaborazione del pensiero e, ad esempio, ad una mancanza lucidità nel rispondere alle domande durante il colloquio orale”.