“Venticinque anni fa, nel 1995, a 18 anni ho scritto questa canzone ne avevo già scritte tante altre, ma questa, oltre all’intensa emozione che mi ha fatto vivere, è la canzone che ha aperto le porte della mia vita alla musica”
Da venerdì 18 dicembre è disponibile nei digital store e sulle piattaforme streaming una nuova versione di “Non so”, brano che originariamente Mauro Di Maggio pubblicò nel 1996, in occasione della sua partecipazione a Sanremo Giovani. Una canzone autobiografica che descrive un periodo sentimentale vissuto, quando si è fortemente rapiti da un amore non corrisposto e diventa impossibile dedicarsi ad altre persone. Ci si trova, inermi, immobili, quasi spenti. Una sensazione che tutti abbiamo vissuto più di una volta, che rende prigionieri. “Non so scrivere poesie o regalarti il sole”, “Non so prendere la luna”, “Non ho baci più da dare”.
Mauro di Maggio ci ha gentilmente concesso un’intervista.
È uscita la nuova versione di “Non so”, di che cosa si tratta?
“Non so” è una canzone che ho scritto quando avevo 18 anni, il brano con cui è iniziata la mia carriera professionale, a cui sono particolarmente legato. Grazie a questa canzone ed al mio produttore Giancarlo Lucariello (storico produttore dei Pooh, R. Fogli, G.Togni, Alice, etc.) sono arrivato sul palco di Sanremo a 19 anni. Sanremo Giovani 1996.
Cha cosa rappresenta per te questo brano e il periodo in cui lo hai scritto e perché hai deciso di riproporlo?
Questa canzone autobiografica racconta un periodo sentimentale vissuto. Quando si è fortemente rapiti da un amore non corrisposto, diventa impossibile dedicarsi ad altre persone anche ad altro in genere. Ci si trova, inermi, immobili difronte ad altre situazioni sentimentali, quasi spenti. Una sensazione che ho vissuto più di una volta, che rende prigionieri. Da questa esperienza è nata “Non So”. “Non so scrivere poesie o regalarti il sole”. Dopo quasi 25 anni ho sentito forte il desiderio di riavvicinarla a me. Di renderla più attuale rispetto a come vivo la musica oggi, la musica che produco. Così ho realizzato questa nuova versione che spero amerete. La riedizione di questo lavoro sicuramente ti rimanderà alla memoria delle tua partecipazione a Sanremo Giovani.
Come hai vissuto quella esperienza?
Avevo 19 anni, da poco preso il diploma di maturità, su quel palco così tanto sognato ho vissuto una realtà non realtà. Ricordo la felicità ed al contempo la confusione. La sensazione di vivere quella dimensione non così pienamente; avrà probabilmente inciso, a rendere il tutto cosi ovattato, la mia poca esperienza di allora. In ogni caso ho vissuto un bellissimo sogno! Da lì è partita la mia carriera musicale e da quel bel ricordo, da questa canzone, a distanza di quasi 25 anni, voglio ricominciare.
Da quel momento in poi come valuti la tua carriera musicale (sia a livello prettamente tecnico che a livello di vissuto)?
Da lì in poi è stato un percorso arduo, duro soprattutto dal punto di vista emozionale. Le cose successivamente, nell’immediato, non andarono benissimo e da li è proseguita la mia gavetta fatta di tante prove, canzoni, concerti nei locali e club, sconfitte, ripartenze, ma Evviva!!! Questa è la vita.. Ed è bella quando fai ciò che ami. Per questo mi ritengo fortunato e ne sono grato.