PISTOIA – Pistoia Musei presenta la mostra “Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico” a cura di Angelo Tartuferi, Enrica Neri Lusanna, Ada Labriola e articolata con oltre 60 opere tra dipinti, sculture, capolavori di miniatura e oreficeria, sulle tracce della Pistoia medievale per riscoprire il tessuto artistico e culturale di uno dei centri più vivaci del Medioevo europeo.
L’inaugurazione della mostra nell’Antico Palazzo dei Vescovi, le cui vicende di antica sede vescovile entrano naturalmente a far parte del percorso espositivo, coincide con la riapertura del palazzo in seguito a un lungo intervento di restauro, anche in vista di una completa revisione del percorso museografico. Quando, per volere del vescovo Atto, nel 1140 la reliquia di San Jacopo arriva a Pistoia – inserendo il comune toscano tra le più importanti rotte europee di pellegrinaggio – la città diventa immediatamente un polo economico e artistico internazionale.
Oggi, in occasione dell’anno Iacobeo e sullo sfondo di un capolavoro identitario come l’Altare d’argento di San Jacopo, la mostra Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico illustra per la prima volta lo straordinario panorama delle arti a Pistoia dal XII agli inizi del XV secolo, rivelando il ruolo di primo piano assunto nel Medioevo dalla città nel campo delle arti figurative. Organizzata da Pistoia Musei e curata da Angelo Tartuferi, Enrica Neri Lusanna e Ada Labriola, dal 27 novembre 2021 all’8 maggio 2022 la mostra si articola negli spazi dell’Antico Palazzo dei Vescovi e del Museo Civico di Pistoia, con un percorso di oltre sessanta opere tra dipinti, sculture, oreficerie e codici miniati.
Composta da sei sezioni, Medioevo a Pistoia ha un andamento cronologico che inizia con l’arrivo della reliquia di San Jacopo in città, per passare al Duecento quando Pistoia conquista un ruolo da protagonista nel panorama delle arti figurative internazionali, e poi al Trecento con presenze illustri in città e l’avvio di una forte identità figurativa. Anche nella stagione del Tardogotico, nonostante la perdita di autonomia politica e la definitiva sottomissione a Firenze, la città mantiene nel panorama della pittura toscana i suoi caratteri distintivi. Una mostra che si espande idealmente oltre i confini degli spazi museali che la ospitano attraverso una visione diffusa degli arredi nelle chiese della città.
Nel periodo medievale Pistoia si confronta con i maggiori centri della Toscana grazie all’importanza dei suoi monumenti, alla cospicua committenza dei loro arredi e a una vocazione culturale di respiro internazionale. Ne fu antesignano il vescovo Atto, che accogliendo nel 1140 la reliquia dell’apostolo Jacopo da Compostela inserisce Pistoia nella rete europea delle rotte di pellegrinaggio. La città gode all’epoca della presenza di committenti illuminati, che attraggono figure come gli scultori Guglielmo, Guido da Como, Nicola e Giovanni Pisano, che a Pistoia lasciano capolavori fondanti della storia dell’arte italiana. Accompagna le opere di questi scultori la più imponente tra le opere di oreficeria, ideale sigillo della mostra: l’Altare d’argento di San Jacopo, che rende Pistoia uno snodo centrale per la lavorazione dei metalli preziosi.
Anche la miniatura – grazie all’attività della bottega del Maestro di Sant’Alessio in Bigiano, e nel Quattrocento dall’eleganza delle illustrazioni del Maestro della Cappella Bracciolini nella Divina Commedia conservata nella Biblioteca Nazionale di Napoli – vive a Pistoia un periodo di grande vivacità.
Alla fine del XII secolo sono in città anche due personalità di primo piano della pittura: il Maestro del Crocifisso n. 434 degli Uffizi, sulla cui attività dovette formarsi Coppo di Marcovaldo, e il Maestro di Santa Maria Primerana.
Nel Trecento Pistoia offre in campo pittorico un panorama variegato di personalità e tendenze culturali, con artisti del calibro di Lippo di Benivieni, Taddeo Gaddi e Niccolò di Tommaso, che collocano Pistoia in una posizione di primo piano, ribadita dalla Maestà e angeli di Pietro Lorenzetti proveniente dagli Uffizi – uno dei prestiti più prestigiosi della mostra – restaurata per questa occasione.
Le opere riunite in occasione di Medioevo a Pistoia si rivelano tanto più interessanti per la densa trama di relazioni che le legano ai capolavori conservati nelle chiese e nei musei pistoiesi. La mostra – che ha il suo nucleo nelle sale dell’Antico Palazzo dei Vescovi a cui si affianca una sezione presso il Museo Civico di Arte Antica – diviene così il fulcro di un dialogo a più voci che coinvolge tutti i monumenti medievali della città e del suo vasto territorio.
Con MEDIOEVO A PISTOIA, Pistoia Musei propone ai suoi visitatori un percorso alla scoperta della Pistoia medievale che attraverso le chiese di Sant’Andrea e di San Giovanni Fuorcivitas (ingresso gratuito con il biglietto della mostra), la cattedrale di San Zeno (in cui si potrà accedere all’Altare Argenteo di San Jacopo), e ancora le chiese San Bartolomeo in Pantano, San Paolo, San Domenico, San Francesco, la chiesa del Tau e il Battistero permette di riscoprire il tessuto figurativo di uno dei centri più importanti del Medioevo italiano, caratterizzato da scelte cultuali e culturali di respiro europeo.
Pistoia Musei amplia ulteriormente la sua offerta, per tutta la durata della mostra, estendendo l’orario di visita nella giornata del giovedì fino alle ore 22 e organizzando visite guidate, attività per le scuole, incontri con i curatori, laboratori didattici per bambini e per adulti e accompagnando alla mostra un ciclo di conferenze con studiosi di livello internazionale, oltre a una serie di eventi e attività culturali. Per consentire ai diversi pubblici una visita in totale autonomia, la mostra è stata dotata di una specifica applicazione (scaricabile su iOS e Android), che permette di seguire percorsi differenziati in base alle esigenze.
In occasione della mostra, Pistoia Musei si è occupata dei restauri delle seguenti opere, sedici in totale tra sculture, pitture e miniature, in prestito da importanti istituzioni toscane e nazionali: Pittore giottesco, Madonna col Bambino e nella cimasa il Salvatore, 1360 – 65, Musei Civici, Pavia; Pietro Lorenzetti, Madonna col Bambino in trono e angeli, 1343 circa, Gallerie degli Uffizi, Firenze; Maestro del 1336, Madonna con Bambino tra i santi Francesco, Giovanni Battista, Andrea e Antonio abate, 1345-50, Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Empoli; Giovanni di Bartolomeo Cristiani, Madonna col Bambino in trono fra San Nicola da Bari e San Giovanni Battista, 1390, Collezione Intesa Sanpaolo; Giroldo da Como, Tre lastre di monumento sepolcrale, ultimo quarto del XIII secolo, Museo Civico d’Arte antica, Pistoia; Matteo Torelli, Graduale B di San Benedetto, 1403-04, Biblioteca Leoniana, Pistoia; Maestro di Sant’Alessio in Bigiano, Graduale Sant’Alessio in Bigiano CXXV. 15, 1285-90, Archivio Diocesano, Pistoia; Maestro di Sant’Alessio in Bigiano, Antifonario San Paolo CXIV.84, 1280-85, Archivio Diocesano, Pistoia; Miniatore fiorentino affine a Pacino di Bonaguida, Graduale di Spazzavento, 1320-30, Archivio Diocesano, Pistoia; Don Simone Camaldolese, Graduale 487/100, 1405 circa, Archivio Capitolare, Pistoia; Maestro dell’Antifonario di San Giovanni Fuorcivitas, Antifonario 488/100, 1340 circa, Archivio Capitolare, Pistoia; Maestro della Cappella Bracciolini, Crocifissione e santi, 1424, Chiesa Cattedrale, Pistoia; Taddeo Gaddi, Polittico, 1353 circa, Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, Pistoia; Giovanni di Bartolomeo Cristiani, San Giovanni Evangelista e otto storie della sua vita, 1370, Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, Pistoia; Guido Bigarelli, San Michele, II quarto del XIII secolo, Chiesa di San Michele in Cioncio, Pistoia.
La mostra è organizzata da Pistoia Musei, sistema museale promosso da Pistoia Musei & Cultura scrl, società strumentale di Fondazione Caript.
MAIN SPONSOR: Conad Nord Ovest
PARTNER: Comune di Pistoia, Diocesi di Pistoia
Curatori
Angelo Tartuferi
Specialista di pittura italiana dal Medioevo al Quattrocento. Autore di numerose pubblicazioni e curatore di una serie di mostre sul periodo. Ha tenuto corsi nelle Università di Firenze e Perugia. Vicedirettore della Galleria degli Uffizi dal 2009 al 2013 e Direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze (2013-2015). Nel 2020 è stato nominato Direttore del Museo di San Marco di Firenze.
Enrica Neri Lusanna
Già funzionaria del Ministero Beni Culturali e professore ordinario di Storia dell’arte medievale presso l’Università di Perugia, ha incentrato le ricerche sulla scultura e sulla pittura centroitaliana tra XII e XV secolo, partecipandone gli esiti in saggi, cataloghi di musei e cura di mostre (Arnolfo, Firenze, 2005; Gubbio al tempo di Giotto, 2018).
Ada Labriola
Ricercatrice indipendente, è specialista di miniatura centroitaliana del Medioevo e del primo Rinascimento. È autrice di numerose pubblicazioni, e ha curato la sezione dedicata ai manoscritti miniati in molte mostre. Tra le sue più recenti pubblicazioni, vi è il catalogo deicorali francescani del Museo di San Marco a Firenze (2020).
Orari
Mercoledì – Domenica ore 10.00 – 20.00
Giovedì ore 10.00 – 22.00
Chiuso Lunedì e Martedì
Biglietti intero 10 euro – ridotto 7 euro
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