Economia

Mercato immobiliare: il 62,2% di chi compra casa ha tra 18 e 44 anni

MILANO – L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le compravendite realizzate attraverso le agenzie attive su tutto il territorio nazionale nel secondo semestre del 2015. Lo studio ha evidenziato che il 76,4% degli acquisti riguarda l’abitazione principale, il 16,2% riguarda l’investimento ed il 7,4% la casa vacanza. Rispetto ad un anno fa (secondo semestre 2014) si segnala un lieve aumento della percentuale di acquisti di casa vacanza, che all’epoca si attestava al 6,6%.

Nel 62,2% dei casi ad acquistare l’abitazione sono persone con un’età compresa tra 18 e 44 anni, con percentuali in diminuzione al crescere delle fasce di età.

Nella seconda parte del 2015 chi ha acquistato un’abitazione attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa nel 55,5% lo ha fatto avvalendosi dell’ausilio di un mutuo bancario, mentre il 44,5% delle compravendite è stato effettuato in contanti. Nello stesso periodo del 2014 le percentuali registrate erano rispettivamente del 54,4% e del 45,6%.

Analizzando le compravendite dal lato del venditore, nella seconda parte del 2015 la maggior parte delle persone ha venduto per reperire liquidità (48,7%), seguiti da coloro che hanno venduto per migliorare la qualità abitativa (37,4%) ed infine da chi si è trasferito da un altro quartiere oppure da un’altra città (13,9%).

Il 72,6% di coloro che vendono ha un’età superiore a 44 anni, il 21,4% ha un’età compresa tra 35 e 44 anni e solo il 6,0% dei venditori ha un’età inferiore a 35 anni.

Per quanto riguarda i contratti di locazione stipulati attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa, si evidenzia che la maggior parte delle persone utilizzano la formula dell’affitto per scelta abitativa (57,5%), il 36,1% lo fa per motivi di lavoro ed il 6,4% per motivi di studio. Rispetto al secondo semestre del 2014 si segnala un leggero aumento della percentuale di coloro che affittano per motivi di lavoro, un anno fa infatti erano il 35,5% del campione.

Il contratto di locazione più utilizzato rimane quello a canone libero da 4 anni più 4 (66,6%), da segnalare però rispetto al secondo semestre del 2014 un aumento della percentuale nella stipula di contratti a canone concordato da 3 anni più 2 (20,3% contro il 15,2% dell’anno precedente).

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Redazione L'Opinionista

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