Meritocrazia Italia chiede di riaprire ristoranti e palestre come atto di coerenza e serietà

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ROMA – “Scelte di prudenza hanno portato alla chiusura indiscriminata delle attività commerciali, con poche eccezioni, per tutto il periodo delle festività pasquali. Eppure, nel primo fine settimana di Primavera, molti parchi cittadini sono rimasti aperti e in tantissimi, complice il bel tempo, hanno affollato anche lungomare, spiagge e centri storici. È evidente che, in molte aree, il piano di controllo anti-assembramenti non ha funzionato come avrebbe dovuto. Ma è ancora più evidente l’inaccettabile contraddizione per la quale, a fronte di tali tollerati comportamenti di rischio, strutture ricettive, bar, ristoranti, palestre, musei e luoghi di aggregazione culturale, attività da subito considerate ‘non essenziali’, siano invece chiuse da mesi. In più, a fronte del divieto di spostamento interno tra Regioni, pare certa la possibilità di recarsi all’estero anche per motivi di vacanza”.

Così il presidente di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello. “In un momento di massimo disagio, quando ormai i costi, economici e sociali, della prolungata emergenza si sono fatti insostenibili, i cittadini si sentono abbandonati da decisioni non coerenti e contraddittorie. Si aggiungono il disorientamento per l’opacità informativa sugli sviluppi del piano vaccinale, la delusione delle attese di inversione di rotta suggerite dal recente cambio di esecutivo e la frustrazione per la totale assenza di prospettiva. Non c’è più tempo da perdere”, aggiunge Mauriello.

Meritocrazia Italia sollecita “un’azione politica di maggiore coerenza e serietà, non fatta di repressione, ma mirata ad assicurare la certezza dei comportamenti consentiti e la prosecuzione di tutte le attività lavorative, secondo le nuove modalità imposte imposte dall’emergenza”. E insiste nella “richiesta di un’immediata riapertura di ogni attività commerciale, secondo adeguati protocolli di sicurezza, compresi l’obbligo di prenotazione per fasce orarie e la definizione di limiti di capienza, con maggiore continuità nel monitoraggio del rispetto delle regole e il giusto innalzamento del livello di sicurezza sanitaria”.