LONDRA – Messaggio alla Nazione della Regina Elisabetta. Un evento storico, quasi unico, perchè in sessant’otto anni di regno é successo soltanto quattro volte. La Sovrana ha detto di apprezzare come il Paese sta affrontando questo difficile momento: sta a casa, applaude chi combatte in prima linea, aiuta prossimo. É consapevole che tutti stanno affrontando pesantisacrifici ma é l’unica via per poter vivere giorni migliori. Poi una conclusione ottimista: “Saremo i nuovo con i nostri amici, con e notre famiglie e ci rivedremo”.
“Sono sicura che questa sera parte la Nazione mi seguirà. Apprezzo molto quello che state facendo, un duro lavoro per tornare alla normalità. Apprezzo anche che state a casa, aiutando così a proteggere i più fragili e a salvare molte famiglie. É forte il dolore già provato da coloro che hanno perso i loro cari!
Stiamo affrontando insieme questo male e voglio dirvi che, se restiamo uniti e risoluti, allora lo vinceremo. Spero che negli anni a venire tutti possano essere orgogliosi del modo con cui abbiamo risposto a questa sfida e che i nostri posteri raccontino ai britannici di quanto era forte questa generazione, di quanto l’autodisciplina, la calma, la risolutezza e la tenacia avevano caratterizzato questo Paese. L’orgoglio per ciò che siamo non fa parte del nostro passato, definisce il nostro presente e il nostro futuro.
Il momenti in cui è il Regno Unito si é fermato per applaudire i suoi lavoratori essenziali in questa lotta sarà ricordato come espressione di orgoglio nazionale. Il simbolo di questo perioso saranno gli arcobaleni disegnati dai bambini nel Regno Unito e in tutto il mondo. Storie commoventi di persone che si uniscono per aiutare gli altri a sopravvivere: consegnando pacchi di medicinali e generi alimentari, avendo cura dei vicini o, per quanto riguarda le imprese, convertendo la produzione. Molte persone stanno scoprendo che ci é stata presentata una opportunità per rallentare e per isolarsi nella preghiera o nella meditazione.
Ricordo la prima trasmissione che ho fatto, nel 1940, qui a Windsor, aiutata da mia sorella. I bambini erano stati allontanati dalle loro case per motivi di sicurezza. Molti avevano sofferto la separazione dai loro cari. Anche oggi molti avvertiranno lo stesso doloroso senso di separazione. Ma é giusto fare così. Queta volta é diverso. Questa volta ci possiamo unirci a tutti, in tutto il mondo, sfruttando i grandi progressi della scienza. Con la nostra istintiva sconfiggeremo il male e quel successo apparterrà ad ognuno di noi. Dobbiamo tenere duro ora per poter vivere giorni migliori. Saremo di nuovo con i nostri amici, torneremo con le nostre famiglie, ci rivedremo.
Per ora vi ringrazio tutti e vi porgo i miei più più calorosi auguri”.
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