MILANO – Il Gruppo Tecnocasa è presente in Messico con 103 agenzie Tecnocasa e 17 punti vendita Kìron (mediazione creditizia) che operano sul territorio coinvolgendo circa 740 collaboratori. Il mercato immobiliare residenziale a Città del Messico è rimasto stabile nonostante la situazione causata dall’emergenza Covid. Dopo un anno dall’inizio della pandemia il comparto casa registra un moderato dinamismo, alimentato soprattutto da coloro che hanno modificato le esigenze abitative, riducendo o ampliando i loro spazi.
L’inizio del 2021 ha visto un leggero aumento del numero di operazioni effettuate rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. Attualmente molte attività economiche in città attendono l’evoluzione della campagna vaccinale e di conseguenza la ripresa generale. “Le quotazioni immobiliari – spiega Martín Álvarez, Tecnocasa – hanno avuto scostamenti durante l’anno, ma in media sono rimaste stabili. Attualmente il prezzo medio al metro quadrato di soluzioni usate a Città del Messico è di 1.340 euro, mentre quello riferito alle nuove proprietà è pari a 1.790 euro”.
“L’area della città in cui si riscontra il maggior interesse – afferma Álvarez – continua ad essere il centro-sud, dove è presente un’elevata concentrazione di servizi. I tempi di vendita sono di circa 60 giorni. La maggior parte delle richieste sono di acquisto (60%), meno in affitto (40%)”.
“Gli acquisti – prosegue Álvarez – vengono effettuati in contanti per il 39%, mentre ricorrono al mutuo il 61% dei soggetti. I mutui vanno da mutui governativi a prestiti bancari”. A comprare casa sono sia uomini che donne, per la maggior parte Messicani stessi, di età compresa tra i 30 e i 55 anni, impiegati, alla ricerca della casa per uso diretto, anche se non mancano gli investitori. La tipologia preferita è quella medio-usata e si aggira intorno ai 90 mq, con ascensore e aree verdi comuni. Per chi investe il rendimento lordo annuale per un bilocale si aggira intorno al 5-7%.