Mi manchi Tan, la storia d’amore utopica di Madeleine Hakizimana

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Mi manchi Tan, la storia d'amore utopica di Madeleine HakizimanaLa scrittrice veneta Madeleine Hakizimana presenta “Mi manchi Tan”, un appassionante teen drama che racconta una storia d’amore utopica, in cui c’è chi soffre ed è devoto totalmente all’oggetto del suo desiderio, e c’è chi prende e fugge senza pensare alle conseguenze della sua insensibilità. Un romanzo coraggioso, che vuole dipingere un disincantato affresco del complicato mondo degli adolescenti di oggi; una vicenda narrata senza filtri, che mette in scena la lacerazione delle loro fragili illusioni.

«Conosco le principali costellazioni poiché amo l’astronomia e mi incanto a guardare le stelle dalla finestra di camera mia, quando Roma dorme ancora. Le ho sempre osservate fin da bambina, ritenendo che fossero state create per essere guardate in due, con la potenza dell’amore. Ma io di amore non ne ho alcuna esperienza […]».

Mi manchi Tan di Madeleine Hakizimana racconta la storia di un amore travagliato, attraverso il punto di vista della sua protagonista, Federica – per gli amici Chicca. L’autrice ci fa viaggiare nei pensieri della giovane, rendendoci partecipi della sua ossessione per Tancredi, da lei chiamato affettuosamente Tan. Sin dall’adolescenza egli è stato il suo chiodo fisso: vediamo vivere e soffrire Federica nel corso degli anni, la osserviamo cadere e rialzarsi, amare e odiare, e il suo illusorio punto fermo sarà sempre Tan, che invece farà in modo di muoversi sempre, di sfuggirle per poi tornare, come un’onda capricciosa che si palesa per poi scomparire un attimo dopo. Federica fa parte della Roma bene, quella dei Parioli; all’inizio del romanzo si presenta sinceramente al lettore, rivelando la sua fragilità e la sua mancanza di autostima: “Ogni tanto, guardando le stelle, desidero solamente di non essere mai nata, perché mi sento troppo sola, e la solitudine, si sa, è una tempesta silenziosa che spezza tutti i nostri rami morti”. L’incontro con Tan non fa che acuire il suo senso di inferiorità, trascinandola in una spirale di disperazione da cui ne esce cambiata, stravolta nel fisico e nell’anima. L’autrice offre uno sguardo ravvicinato e sensibile sui turbamenti dell’adolescenza, sulla fragilità di quell’età in cui ci si specchia negli altri e ci si sente sempre inadeguati, e sulle illusioni che, una volta infrante, possono mettere in crisi l’esistenza.

E racconta della maldestra crudeltà dei giovani, dominati dagli ormoni e dal bisogno di primeggiare; una crudeltà che colpisce profondamente un carattere debole e insicuro come quello di Federica. Per questo motivo decide di trasformarsi per piacere agli altri e per essere accettata, e quando la sua bellezza finalmente emerge, porta con sé non solo una vaga sicurezza ma anche un eccesso di meschinità, oltre a un piccato senso di rivalsa per tutto ciò che aveva patito. Il rapporto con Tan però non ne beneficia, e per tutto il corso del romanzo il loro legame somiglia a uno yo-yo, in cui a volte sono troppo vicini e altre troppo distanti, in angosciante attesa che la corda infine si spezzi. Le loro strade sembrano incrociarsi fatalmente solo per pochi attimi, per poi farli separare bruscamente e dolorosamente: “La mia nuova vita senza lui era miserabile e dolorosa, fatta di solitudine e repressione”. È una storia avvincente ed emozionante quella che il lettore segue con attenzione: dal mondo patinato della movida pariolina, dove uomini maturi si intrattengono con lolite in erba, alla realtà privilegiata dell’università della Bocconi, l’autrice racconta di una dipendenza che ha l’odore gradevole dell’amore ma poi è amara come il fiele quando la si assaggia. Federica conosce cos’è la passione e la dedizione, non rendendosi conto della gabbia in cui si è rinchiusa, una prigione di dolore e di autodistruzione. In questo viaggio nell’amore contrastato e ossessivo, si comprende quanto sia forte il bisogno degli esseri umani di amare e di essere amati, che a volte li porta a commettere gli errori più madornali, e a distruggere la loro serenità.

TRAMA

Siamo nella ricca Roma, quartiere Parioli. Chicca è la fragile e vulnerabile protagonista innamorata di Tancredi, per gli amici “Tan”, un ragazzo bellissimo, spietato e facoltoso, impossibile da conquistare. Faranno da contorno alla loro storia le feste più esclusive e i locali d’élite della Roma bene. Tancredi non farà che illudere e far soffrire la protagonista, conducendola in un baratro di malessere emotivo. Il suo disagio interiore la porterà spesso ad acquisire comportamenti audaci ed insensati al fine di compensare la sete d’amore che ha per il ragazzo. Uno tsunami di emozioni tra lutti, gravidanze e tradimenti e inaspettati colpi di scena vi terranno compagnia durante la lettura di questo romanzo, che narra delle piccole generazioni romane di oggi, che si fanno spazio tra il lusso e la ricchezza. Molte giovani adolescenti potrebbero rispecchiarsi in questo turbinio di passioni, che invece di riempire l’anima la devastano come il vortice di un uragano. Vi accorgerete quanto la ruota del fato giri, e il verso del destino cambi inaspettatamente per tutti. Consigliato ad un pubblico 14+.

BIOGRAFIA

Madeleine Hakizimana (Padova, 1983) è nata da mamma Italiana e padre Burundese. Scrivere per lei è una necessità e un rifugio; la sua prima pubblicazione, “Mi manchi Tan” (BookSprint Edizioni, 2020), è stata un atto di coraggio, perché “farsi leggere” per lei è come farsi spogliare. Un’altra sua grande passione sono gli animali, di cui ha adottato una decina di specie diverse; possiede inoltre una piccola scuderia di cavalli da salto ad ostacoli. Le piacciono i contrasti, avere tantissimi amici ma nel contempo vivere in solitario, portare continuamente il sorriso ma avere anche un animo prettamente malinconico.

SCHEDA DEL LIBRO

Titolo: Mi manchi Tan
Autore: Madeleine Hakizimana
Genere: Teen Drama
Casa Editrice: BookSprint Edizioni
Pagine: 226
Prezzo: 17,90 €
Codice ISBN: 978-88-249-42-188