MILANO – Mika è stato ospite questa mattina a Rtl 102.5 in “W L’Italia”. Artista famoso in tutto il mondo anche per le sue esibizioni che non sono solo concerti, ma arte pura. “C’è sempre un mondo intorno. È sempre stato così. Forse perché ho cominciato nel mondo dell’opera che è un mix”, ha detto Mika. “Ero giovanissimo, sono stato condizionato da quello. Quando entri in uno show deve essere un mondo artistico”.
Mika prepara i suoi spettacoli nel minimo dettaglio. “Lavoriamo sempre in squadra e fino all’ultimo momento stiamo cambiando tutti i particolari”, ha raccontato il cantante. “Facciamo tanto in casa, prima realizzavamo tutto in una cucina e ora in un atelier con un po’ di spazio in più. Non studio mai per le mie esibizioni, ma mi preparo tantissimo per poi dimenticare tutto e divertirmi. Bisogna saper perdere il controllo senza spaventarsi”.
Com’è andata quest’esperienza? “Molto bene. È una macchina enorme. Quando fai un programma televisivo ci sono un milione di persone che ti guardano, devi immaginare che fai un gesto e devi immaginare tutti i commenti che usciranno”, ha raccontato Mika. “Pensate che in quel momento duecento milioni di persone guardavano e tu in quel momento devi parlare, annunciare. Ogni gesto ha un valore. Avere l’idea che ci sono duecento milioni di persone che hanno un’opinione e che vogliono esprimerla, ti provoca ansia. Ci sono delle parti del tuo corpo che non riesci a controllare”.
È stato commentato anche il “Porca vacca” di Laura Pausini in diretta all’Eurovision: “Durante le prove Laura diceva ‘sixth’ e si spaventava”, ha detto Mika. “Fuori dal palco io le ho detto che andava bene, che se avesse sbagliato avrebbe dovuto divertirsi. Sostenere tutto il ritmo è stata una sfida: quando fai i reading ci sono quarantadue persone che hanno un’opinione, ma tu devi resistere”.
Durante l’Eurovision Song Contest, Mika ha cantato “Grace Kelly”: “Ho cominciato da un palco andando verso un pianoforte piccolissimo e mentre attraversavo il coro pensavo: ‘Non cadere nella fontana, non cadere nel pianoforte’. Erano in piedi da due settimane per fare le prove, le gambe cominciavano a risentirne”, ha raccontato il cantante. “Se io fossi stato uno dei concorrenti con una canzone un po’ più debole, l’avrei fatto apposta a cadere nella fontana, così sarei diventato un meme. Ero convinto che uno di noi tre sarebbe finito nella cascata. Sapevo che il segreto di questa performance era che doveva essere un momento collettivo. Volevo far vedere che il palco poteva trasformarsi e che in Italia potevamo fare qualcosa di una qualità come negli Stati Uniti”.
Sul palco anche “Love Today”: “Ho lavorato su questa performance per quattro mesi. Ogni secondo è cronometrato. Ci sono dei vestiti miei che sono stati disegnati da una libanese, poi una signora che fa soltanto i vestiti da sposa ha fatto i ricami sulla mia camicia”, ha detto Mika. “I miei vestiti e oggetti scenici sono stati realizzati a Martina Franca, Beirut, Londra, Parigi, Milano, Brasile, Olanda e Nettuno”.
Mika ha cantato sul palco anche “Happy Ending”: “Fin da quando ero piccolo guardavo sempre questo show e la cosa iconica è che tutti arrivano con le proprie bandiere, nel pubblico ci sono tutte le bandiere dell’Europa. Mi sono detto che invece di fare un’unica bandiera, avremmo potuto chiedere a tutti quanti di alzare una bandiera bianca per la pace e per l’amore con un cuore rosso”, ha raccontato il cantante. “Abbiamo posizionato delle bandiere su ogni poltrona con un foglietto attaccato con tutte le istruzioni per il pubblico. Non avevamo provato niente, ma la cosa ha funzionato. Il giorno dopo a Torino c’erano tante persone con le bandiere. Il pubblico ha capito che era un momento collettivo e che loro facevano parte della performance. La cosa bella è che il pubblico ha deciso di farlo e poi è diventato un momento speciale”.
Durante l’esibizione c’era anche un gonfiamento di un cuore enorme. “Il cuore aveva undici metri di altezza, quattro metri di profondità. Era molto grande”, ha detto Mika. “Alla produzione RAI come l’ho spiegato? La scenografia mi ha difeso tantissimo. Il cuore è stato fatto in Olanda da specialisti di gonfiabili: tutto ciò che puoi immaginare, loro lo fanno. Avete notato i riflessi del cuore? Hanno richiesto tre settimane di discussione. Il cuore non è lucido, è tipo velluto, l’abbiamo realizzato in modo curato. Adesso ce l’ho io”. Nel corso dell’intervista è andata in onda “We Are Golden”. “Il videoclip è stato girato in due giorni e un giorno di prove. Il regista del video è un grande”, ha raccontato Mika. “È stato molto stancante, non ho potuto camminare per tre giorni”.
Mika tornerà in Italia con uno special tour che lo vedrà protagonista il prossimo autunno. Cosa possiamo aspettarci? “Emozioni molto intense. Nella prima serata saremo io, il pianoforte e il pubblico”, ha raccontato Mika. “Canterò acustico. La serata dopo sarà uno show spettacolare. Canterò all’Arena di Verona, dove non ho mai fatto un concerto. Reinventeremo un po’ lo spazio”.
L’arte accompagna Mika sin da quando era piccolo. “Quando avevo sette anni, mia madre entrava nel salotto e io le avevo riorganizzato tutti i mobili”, ha raccontato il cantante. “Lei mi chiedeva cosa stessi facendo e io le rispondevo che quello era uno show. Avevo il sogno di realizzare questi momenti, di creare uno show”.
Mika prepara scrupolosamente ogni suo evento: “La squadra è piccola ma noi ci impegniamo tutti. Se mi vedi due giorni prima della performance tu mi troverai in ginocchio sistemando delle cose, se vieni su un set sono lì a pitturare”, ha detto Mika. “Stiamo registrando un video di cui faccio la regia, siamo concentrati su ogni dettaglio. L’idea di sporcarti le mani è fondamentale, se non lo fai non capisci quello che stai cercando di fare: devi farlo con la tua squadra e con lo stesso spirito”.
Anni fa Mika aveva rivelato di raccogliere degli odori in delle boccette. “Adesso raccolgo i profumi. Ho un amico che fa dei profumi, sa che mi piacciono alcuni ingredienti”, ha raccontato il cantante. “Lui mi manda alcuni elementi. A casa ho due tavoli di profumi, sono un amante appassionato”.
Mika ha davanti a lui un periodo ancora molto impegnativo. “Devo andare a New York per un giorno. Arrivo in aeroporto, faccio un soundcheck, dormo e registro uno special ancora non annunciato”, ha rivelato Mika. “Dopodiché arrivo a Parigi e faccio le prove per un altro progetto”.
Il ruolo di regista è nuovo per Mika: “Farò la regia per il mio nuovo video, è la mia prima volta. Avevamo un grandissimo regista che io adoro, poi lui ha avuto dei problemi di immigrazione: a un certo punto lui ha detto di voler fare la regia in videocall, ma noi dovevamo girare a Parigi e a Londra”, ha raccontato il cantante. “Io ho detto che non si poteva fare, per cui in ventiquattro ore abbiamo trovato una nuova idea. Sarò un regista, ma facendo un lavoro di squadra”.
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