Un forte odore, confondibile con quello del gas o a quello dei miasmi di una fognatura, è stato avvertito nel pomeriggio di oggi nel centro di Genova e nei quartieri del Ponente e del medio-levante cittadino.
GENOVA – Centinaia di segnalazioni e chiamate sono pervenute ai Vigili del Fuoco. La causa non è nota. Nonostante controlli e rassicurazioni da parte di enti e istituzioni, il mistero è fitto. C’è chi lo vuole collegare a un fenomeno verificatosi nella giornata di lunedì quando una nube tossica aveva investito una zona limitrofa provocando anche qualche malore.
Nelle case e negli uffici del centro cittadino si è scatenato il panico. Alcune persone sono scese in strada. Alcuni edifici, compresi quelli della sede della Regione Liguria, sono stati evacuati a mero scopo precauzionale. Con un post su Facebook la Portavoce del Movimento Cinque Stelle in Liguria ha invitato la popolazione a chiudersi in casa e a tenere le finestre chiuse per evitare di sottoporsi agli odori chimici di ignota provenienza. Contrastanti le reazioni.
Il Comune di Genova ha voluto subito rassicurare la popolazione, sottolineando la non nocività dei miasmi per la salute della popolazione. Nel frattempo i Vigili del Fuoco hanno avviato le indagini. In un primo tempo la centrale operativa dei pompieri ha riferito che il forte odore di gas poteva fuoriuscire da un cargo mercantile in rada in Porto. La Capitaneria, però, effettuati i debiti controlli, ha smentito categoricamente.
Nessuna nave stava scaricando materiale che potesse essere collegato in qualche modo al fenomeno. Prese in considerazione anche le ipotesi della fuga di gas, della perdita da un oleodotto o da una conduttura fognaria. Tutti i controlli avviati su gasdotti, fognature depuratori hanno, però, dato esito negativo.
Nel tardo pomeriggio l’allarme è rientrato. Nessun Pronto Soccorso citttadino ha, comunque, registrato accessi collegati al fenomeno. In serata la Regione Liguria ha comunicato di essere impegnata, attraverso l’Arpal, per cercare di capire la provenienza del forte odore ma di non essere ancora giunta ad alcuna soluzione.
A cura di Marina Denegri