ROMA – ‘Morricone Stories’ è l’album omaggio di Stefano Di Battista a Ennio Morricone. Viene definito “un matrimonio perfetto tra jazz e una selezione tra le oltre 500 colonne sonore morriconiane. Le musiche infatti sono tratte da capolavori come “C’era una volta in America”, “Il buono, il brutto e il cattivo”, “The Mission” e “Veruschka” fino al brano “Flora” che il Maestro scrisse proprio a Di Battista”. Ennio Morricone (vincitore di due Premi Oscar) è morto a 92 anni a Roma nei primi giorni di luglio dell’anno scorso. Il compositore era stato costretto a un ricovero in clinica in seguito a una caduta avvenuta in casa.
Trasteverino, figlio di un suonatore di tromba in orchestre di intrattenimento, Morricone è sempre stato molto legato alla sua città (nota la sua passione per la Roma calcio), dove tra l’altro viveva in uno splendido appartamento nel cuore di Roma, affacciato sull’Ara Coeli e con le pareti coperte di Guttuso e Attardi, Sironi e Mafai. Disponibile in vinile, cd e digitale, il disco è preceduto dai tre singoli ‘Peur sur la ville’ (uscito il 29 gennaio), ‘Cosa avete fatto a Solange?’ (uscito il 26 febbraio) e ‘Gabriel’s Oboe’ (uscito il 19 marzo) e ha come protagoniste non solo le immortali colonne sonore del Maestro ma anche il brano ‘Flora’ che Morricone scrisse proprio per Di Battista. Una miniera inesauribile, un tesoro di fantasie del pensiero associate a immagini di ogni genere, oltremodo versatili, disponibili a essere trattate, ritrattate, riscoperte.
Potremmo ascoltarle fatte da un coro bulgaro o da un quintetto di ocarine, sarebbero comunque godibili e perfettamente riconoscibili. La musica di Ennio Morricone significa esaltazione di tracce melodiche spesso fortemente emozionali, in una trama di armonie intelligenti, ed è esattamente quello che fa il jazz, e ancora di più quello che fa uno come Stefano Di Battista, che con i temi del Maestro gioca come se fossero materia magica, sostanza di quella speciale e misteriosa zona della musica che ci riempie quasi inspiegabilmente l’anima. La tracklist scelta per il disco mostra quanto non sia necessario attingere unicamente ai colossi dell’immaginario cinematografico per entrare nell’universo morriconiano: Stefano ha voluto includere temi marginali, o meglio film marginali oppure dimenticati come ‘Veruschka’ e ‘Cosa avete fatto a Solange?’. Un repertorio ancora tutto da scoprire, per ricordare che al di là delle celebrità Morricone di film ne ha fatti più di 500.