“Con Dario Fo l’Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro, della cultura, della vita civile del nostro Paese”, ha dichiarato il premier Matteo Renzi. “La sua satira, la ricerca, il lavoro sulla scena, la sua poliedrica attività artistica restano l’eredità di un grande italiano nel mondo”.
Di tutt’altro avviso Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, che intervenendo a “Radio Anch’io”, su Radio Uno, ha dichiarato: “Quando muore una persona, ovviamente, cordoglio. Pero’, nessuna ipocrisia. Dario Fo non mi era mai piaciuto, l’ho considerato sempre un uomo violentemente di parte, un uomo che violentemente ha diviso il Paese”.
L’ex ministro ha poi aggiunto: “Ricordo a tutti le polemiche che ci furono quando gli venne assegnato il Nobel. Nessuna ipocrisia, io non sono un ipocrita. Nei miei confronti si e’ espresso in maniera razzista, facendo riferimento alla mia altezza, per esempio. E questo lo dico con grande amarezza e con grande dolore. Penso che un premio Nobel, un grande uomo come viene descritto, non doveva fare polemiche con avversari politici usando questi strumenti o questi schemi mentali. Io dico pace all’anima sua, onore a Dario Fo che e’ morto, perche’ sono diverso da lui e sono diverso dalla sua cultura”.
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