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È morto “Kimbo Slice”, leggenda dello street – fighting

Scott Coker: “Siamo tutti scioccati e rattristati dalla perdita devastante e prematura di Kimbo Slice”

Kimbo Slice, ricoverato per complicazioni mediche, ha perso la vita a 42 anni in un ospedale di Fourt Lauderdale, in Florida (USA), per cause ancora sconosciute. Il lottatore aveva ottenuto la notorietà grazie ai video di alcuni suoi combattimenti clandestini – Street Fight – che imperversavano sul web. Nel 2008 l’esordio nel professionismo con la Bellator MMA dove fino al 2011 disputa 8 incontri vincendone 5 per KO.

A quello del 2008, seguono altri due match, che confermano la sua fama: contro Seth Petruzelli (perso) e Houston Alexander (vinto), fino al momentaneo ritiro nel 2011. Da quell’anno e fino al 2014 si dedica alla boxe: 7 incontri e 7 vittorie (6 per KO). Infine il ritorno nel 2015 alla Bellator MMA contro Ken Shamrock dove vince per KO e nel gennaio 2016 contro Dada 5000, nemico vero per le strade della Florida e con infanzia nelle Bahamas come lui: Kimbo vince ma poi viene squalificato per positività al nandrolone.

Nato nel 1974 a Nassau, Kevin Ferguson (il suo vero nome), ha assunto il soprannome Kimbo, appellativo che portava sin da ragazzino, e Slice dovuto ai tagli che procurava agli avversari con i suoi pugni. Scott Coker, Presidente della Bellator, l’agenzia che ha organizzato gli ultimi combattimenti di MMA di Slice lo ha ricordato così: “Kimbo è stato uno dei combattenti più popolari di MMA, una personalità carismatica, ma anche un padre di famiglia gentile”.

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Redazione L'Opinionista

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