Il 9 dicembre alle ore 11:00 è stata presentata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli la mostra “Memorie di Pietra”. Un’esposizione fotografica del patrimonio archeologico dei Comuni di Avella, Castelvenere e Teano. Si svolgerà al Mann nella sala del Doriforo dal 09 dicembre 2017 al 09 febbraio 2018. Tutti i giorni escluso il martedì, dalle ore 09:00 alle 19:30.
L’associazione Animum ha realizzato un progetto volto a restituire al presente e ai cittadini luoghi pregni di storia e di bellezza, al contempo poco conosciuti e al di fuori dei tradizionali circuiti turistici della Campania, attraverso il coinvolgimento degli istituti scolastici e raccordando enti territoriali e istituzioni museali.
“Una mattinata bellissima per il Mann. I tesori di Avella, Castelvenere e Teano entrano nel nostro circuito Extramann, che fa parte del progetto Obvia. Il primo passo è proprio questa iniziativa che sarà seguita da molte altre, con l’obiettivo primario della valorizzazione di questo splendido territorio. Ringrazio per lo straordinario lavoro di raccordo il Prof. Alessandro Mazzarelli. L’intero progetto Obvia, di cui fa parte Extramann, è coordinato da Daniela Savy. La seconda linea d’azione Extramann è curata dal Prof. Stefano Consiglio”.
È stata, sin dalle sue origini (VIII-VII sec. a.C.), luogo di scambio tra le culture dell’interno e quelle della costa. Oggi l’attenzione verso i monumenti del territorio si sta trasformando in un vivace rilancio culturale e materiale della città. L’anfiteatro romano fu edificato nel I sec. a.C. sui resti di un complesso abitativo di età sannitica. La necropoli monumentale (I sec. a.C. – II sec. d.C) è costituita da quattro tombe, tra le quali spicca quella detta a conocchia.
Figura come la città con la più alta densità di superficie coltivata a vite d’Italia. Abitata già nel paleolitico, diventa centro di produzione agricola in età romana. Il territorio è oggi protetto da due Denominazioni di Origine Controllata, la “Sannio” e la “Falanghina del Sannio”, e da una Indicazione Geografica Tipica, “Benevento” o “Beneventano”. La villa romana di Castelvenere risale al II-I sec. a.C. ed è stata identificata come una costruzione abitativa destinata alla campagna. La struttura è stata inglobata nell’Ottocento in una masseria.
È abitata già nel IV sec. a.C. dai Sidicini. Popolo che seppe distinguersi per capacità organizzative ed economiche, anche a seguito della conquista romana. L’incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II del 26 ottobre 1860 ha definitivamente consacrato alla storia la città. Il teatro romano fu costruito intorno al II secolo a.C. e completato alla fine del II sec. d.C per volere dell’imperatore Settimio Severo. L’edificio ludico si configura come il più antico esempio di teatro in piano.
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