Arte

Mostra sulla pittura di Giuseppe Cavallini al Museo Ugo Giudi

Dal titolo “Una luce nuova” sarà aperta dal 16 fino al 30 giugno 2019. Sarà presentato anche il catalogo della mostra di Lorenzo Belli

FORTE DEI MARMI – Il Museo Ugo Guidi – MUG e gli Amici del Museo Ugo Guidi Onlus presentano la 153a mostra dal titolo “Una luce nuova… la pittura di Giuseppe Cavallini ( Livorno 1916 – 2000)”. I dipinti saranno esposti e presentati al MUG con introduzione critica di Lorenzo Belli, curatore della mostra e del catalogo, domenica 16 giugno alle ore 18 successivamente la visita si sposterà al Logos Hotel via Mazzini 153 Forte dei Marmi, per vedere altri dipinti e dove sarà presentato il video di approfondimento sulla sua pittura realizzato da Giuseppe Joh Capozzolo.

La mostra, che gode del Patrocinio del Comune di Livorno e del Comune di Forte dei Marmi, sarà visitabile al MUG tutti i giorni dalle 18 alle 20, martedì chiuso, o su prenotazione a museougoguidi@gmail.com fino al 30 giugno 2019, mentre al Logos Hotel le opere esposte saranno visibili tutti i giorni dalle 10 alle 23.

Nell’occasione sarà presentato anche il catalogo della mostra a cura di Lorenzo Belli.

Facendo seguito all’esposizione al Museo Ugo Guidi, visto il legame, sia emozionale che fisico, che il maestro ha sempre avuto con la città di Livorno, la famiglia Cavallini e il curatore si rendono disponibili ad aprire alla cittadinanza lo studio atelier dell’artista nel centro di Livorno (via Indipendenza 33) il giorno 1 settembre 2019 dalle 17 alle 22.

“Cavallini si è formato respirando l’area del mare di Livorno e, partendo dall’eredità stilistica dei macchiaioli, ha affermato un suo personale linguaggio d’espressione oggettivo carico di colore e pathos. Cavallini è capace di catturare la luce con potenza e gestualità figlia del la tradizione italiano di eredità labronica ed usa i colori come carta tornasole dei suoi sentimenti. Cavallini fa vivere quel micromondo, animato e non, che caratterizza il substrato sociale di Livorno descrivendo ciò che vede con un cinico realismo che cela una severa critica verso un’epoca di forti contrasti; quello che per Fattori era il lavoro nei campi per Cavallini è la realtà della fabbrica, i luoghi della vita quotidiana, la piazza del mercato. Nei suoi dipinti più autentici e personali vi è, oltre ad una ricerca stilistica, un profondo e sincero sentire dei luoghi e dei tempi, in particolare nelle sue opere mature l’immagine pittorica descrive un fotogramma interiore, un frammento della memoria di attimi vissuti. Nell’arco di una carriera di oltre 40 anni Cavallini ha affinato e mutato la tecnica assecondando il suo particolare sentire: un suo ritratto, un paesaggio, un vaso di fiori, scavano in tutti noi motivi di riflessione sull’animo umano”.
Lorenzo Belli

NOTE BIOGRAFICHE

Giuseppe Cavallini è nato a Livorno nel 1916 dove ha vissuto e lavorato tutta la vita. L’esordio di Cavallini si può datare con la pubblicazione, nel 1949, di alcune illustrazioni su “Il Martello”, periodico d’informazione degli operai dello storico cantiere navale Luigi Orlando di Livorno, dove Cavallini lavorò come operaio fino al 1956, traendo da quel mondo la prima ispirazione artistica e i primi riconoscimenti a livello nazionale. Innumerevoli sono stati i premi conseguiti da Cavallini, tra questi: il premio Modigliani nel 1956, il premio Seravezza nel 1959, nel 1963 il premio Città Marina di Ravenna e il premio Golfo del Sole di Follonica, il Premio Casale di Monferrato nel 1965, il “Paesaggio del Garda” nel 1966 e tanti altri. Ha partecipato dietro invito al Premio Suzzara. Ha esposto, sempre dietro invito, alla Galerie International des Musee de Beaux Arts, alla Galerie Temple des Art di Vienne (Lione) e alla Galerie Internationale di New York. Di lui hanno scritto con sincero apprezzamento molti critici legati dapprima al realismo socialista e successivamente alla pittura figurativa in genere: Guttuso, Treccani, Carrà, De Grada, Trombadori, Loffredo, Giovanni March, ecc. Ha fatto parte di giurie qualificate e le sue opere si trovano in importanti collezioni sia private che pubbliche. Nel 1975 a Cavallini è stato conferito il titolo di Accademico benemerito dall’Accademia Universale G.Marconi di Roma.

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